La proposta di Enrico Letta di introdurre una tassa di successione sui patrimoni immobiliari per dare una dote ai diciottenni non convince – per usare un eufemismo – Giulio Sapelli. Il professore della Statale di Milano, considerato uno dei principali studiosi della storia dell’economia italiana, intervistato da Il Giorno c’è andato giù pesante: “Non è solo sbagliata, ma è una cosa estremamente grave, in nessun altro Paese europeo si sta immaginando qualcosa di simile. Proporre oggi una patrimoniale di questo tipo è molto grave, oltre a essere una follia rischia di creare un danno incalcolabile al nostro cuore produttivo, al tessuto delle piccole e medie imprese. Sarebbe sufficiente fare un giro nelle campagne dell’Emilia o del Veneto per toccare con mano queste realtà, con le fabbriche o i laboratori che nascono a pochi metri dalle case di famiglia“.
SAPELLI CONTRO LETTA: “TASSA DI SUCCESSIONE? IGNORANTE, LA SOLITA SINISTRA…”
Giulio Sapelli ha continuato a smontare la proposta di Letta spiegando che “tassare questi immobili in una fase così delicata avrebbe un impatto letale sui conti di queste aziende e sull’intero sistema economico“. Dunque la tassazione pensata dal segretario Pd per dare un sostegno economico ai più giovani viene bocciata senza appello dal professor Sapelli. Questi, nell’intervista a Il Giorno, ha poi riservato un duro attacco a Letta e al suo schieramento, indagando le motivazioni che hanno spinto il leader dem a partorire una proposta simile: “Molto probabilmente sono spinti solo dall’ignoranza. La sinistra non conosce il Paese reale, continua a essere mossa da spinte ideologiche. Basti pensare gli effetti nefasti delle lenzuolate di Bersani…Solito vizietto della sinistra di risolvere tutti i problemi usando le tasse“.