Le telecamere di Chi l’ha visto hanno raggiunto il marito di Sara Aiello per porgli delle domande anche se l’uomo è apparso sorpreso dalla loro presenza. Ieri è avvenuta la riesumazione della salma della giovane donna morta cinque anni fa. Per il gip le cose non sarebbero andare come il marito avrebbe raccontato. A tradirlo, proprio la registrazione del suo video ed un buco di 44 minuti. Nel video Sara è al bio, sola sotto le coperte, respira a fatica. Lui arriva seccato, accende la luce, non si avvicina né si accerta delle sue condizioni ma si limita a filmare limitandosi a dire: “Eccomi qua, ho detto!”. La procura aveva chiesto l’archiviazione, ma il gip è durissimo e accoglie la richiesta della famiglia di Sara di poter eseguire l’autopsia. Il caso resta apertissimo e il pm dovrà chiarire molti interrogativi. La situazione di agonia di Sara lo avrebbe dovuto indurre ad intervenire con urgenza ed invece il marito non avrebbe fatto nulla. Ma perchè e di cosa è morta Sara? Due giorni dopo la morte il marito incontra il neurologo che gli aveva consigliato di riprendere la crisi della moglie – anche lui indagato per omicidio colposo – ma sembrano più amici che altro e addirittura sembra che il marito voglia crearsi un alibi. Anche su questo il gip ha molte domande. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



MORTE SARA IELLO RESTA UN MISTERO

La morte di Sara Aiello, giovane madre di Pompei (Napoli), morta in casa il 3 giugno 2015, sarà al centro della nuova puntata di Chi l’ha visto, il programma di Rai3 che torna con ulteriori ed importanti novità. La famiglia della vittima, a distanza di cinque anni intende scoprire la verità su quanto accaduto in casa nei frangenti precedenti al decesso di Sara, ripresi dal marito tramite il proprio cellulare senza tuttavia intervenire e chiamando i soccorsi solo molti minuti dopo. L’agonia della donna si sarebbe consumata proprio davanti agli occhi della figlioletta che nel frattempo veniva tranquillizzata dal padre circa le condizioni della madre: “Mamma sta dormendo”. Di questo inquietante filmato, la famiglia di Sara ne venne a conoscenza solo diverse settimane più tardi. Ma come è morta realmente Sara? E soprattutto, un intervento immediato del marito avrebbe potuto salvarla? “Non vogliamo un colpevole a ogni costo, vogliamo solo sapere la verità”, ha commentato nelle passate settimane l’avvocato Michele Di Somma, legale della famiglia Aiello, in riferimento alla richiesta di riesumazione della salma di Sara. “Il marito aveva tutto il tempo di chiamare i soccorsi, prima di iniziare a registrare il video, cosa che non è stato fatto, quindi abbiamo decidere di procedere per una denuncia/querela di omissione di soccorso”, aveva spiegato lo stesso avvocato alla trasmissione di Rai3.

SARA AIELLO, SALMA RIESUMATA OGGI

La battaglia da parte della famiglia di Sara Aiello procede senza sosta e il gip ha deciso di respingere la richiesta di archiviazione. Proprio i familiari saranno oggi in diretta nello studio di Chi l’ha visto per commentare gli ultimi risvolti sul caso insieme alla padrona di casa Federica Sciarelli. Era infatti stata fissata per la giornata di oggi la riesumazione della salma di Sara Aiello che sarebbe avvenuta in presenza dei Carabinieri di Pimonte e di alcuni delegati del Tribunale. Stando a quanto riferito da Positanonews.it, sarebbero stati in tutto tre i periti nominati dal Tribunale tra cui un medico legale e una tossicologa. Il fine ultimo è quello di spazzare via ogni dubbio sulle reali cause che avrebbero portato al decesso della giovane madre. Ricordiamo infatti che due anni dopo la sua morte, ripresa fino alla fine della sua agonia dal marito con il cellulare, il fratello della vittima scoprì di essere affetto da una patologia cardiaca, la Sindrome di Brugada, che può provocare la morte improvvisa anche nei giovani adulti. Sara potrebbe aver avuto la stessa malattia genetica? Se così fosse si sarebbe potuta salvare con un intervento tempestivo dei soccorsi. Che però da parte del marito a quanto pare mancò.

L’IPOTESI CHOC: AVVELENAMENTO?

La famiglia di Sara Aiello, di contro, stenta a credere che la donna possa essere morta in seguito ad una malattia congenita e per tale ragione si è battuta a lungo affinché potesse procedere con la riesumazione della salma. L’ipotesi avanzata dai periti dei familiari della vittima, come spiega Positanonews.it, è davvero sconvolgente. A loro detta, Sara potrebbe essere stata avvelenata, verosimilmente con il cianuro. Anche per questo, al fine di fare luce sul decesso misterioso, nelle passate settimane tra Pimonte ed Agerola sono state migliaia le firme raccolte di coloro che si sono opposti alla richiesta di archiviazione. Sara, morta a 36 anni, era originaria di Pimonte e si trovava da sola in casa con il marito al momento del decesso. Pochi mesi prima della morte era stata colta da malore per il quale era stato necessario l’intervento del 118. In seguito – aveva spiegato il marito – un medico aveva consigliato di filmare la donna nel caso in cui il malore si fosse ripresentato così da poter avere una diagnosi più precisa. Quella notte però, quando il presunto malore sopraggiunse fu per Sara fatale.