Si continua ad indagare a “Chi l’ha Visto?” in merito alla morte della povera Sara Aiello, filmata dal marito con il telefonino agonizzante. Il servizio del programma di Rai Tre inizia con la voce dello stesso uomo, che rassicura la figlia circa le condizioni fisiche della mamma, che in realtà stava già per morire. Sara respira male ed è in affanno, ma l’uomo non la soccorre, continuando il video per svariati minuti, e facendolo davanti alla sua figlia più grande. Il marito, come spiega “Chi l’ha Visto?”, non sembra dare segnali di umanità, nonostante la stessa sia in agonia. Dopo 8 minuti e 37 secondi l’uomo misura la pressione e si accorge che la donna è morta. “L’audio è agghiacciante quanto le immagini – spiega l’avvocato della famiglia Aiello, Michele Di Somma, a Rai Tre – perché assistiamo al comportamento freddo dell’uomo davanti ad una persona in agonia. Non è un comportamento normale, una persona legata ad un’altra dovrebbe prima di tutto chiamare i soccorsi”. L’avvocato prosegue: “Il marito aveva tutto il tempo di chiamare i soccorsi, prima di iniziare a registrare il video, cosa che non è stato fatto, quindi abbiamo decidere di procedere per una denuncia/querela di omissione di soccorso”. C’è poi il mistero della rottura del vetro della macchina di una donna, che ha puntato il dito proprio verso la famiglia Aiello: “Abbiamo fatto denuncia – racconta Rosario, fratello di Sara – forse è un falso profilo che è stato fatto per lanciare ingiurie verso la nostra famiglia”. Ora la famiglia chiede che venga eseguita l’autopsia sulla povera Sara, la Procura accoglierà la richiesta? Clicca qui per il video di Chi l’ha Visto? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL MISTERO DELLA MORTE DI SARA AIELLO: GLI ULTIMI RISVOLTI
E’ ancora mistero sulla morte di Sara Aiello, la giovane madre morta nella sua casa di Pompei (Napoli) il 3 giugno 2015. Il caso sarà preso in carico nuovamente, anche questa sera, dalla trasmissione Chi l’ha visto. Scavando nell’intimità familiare, è emerso che tra Sara ed il marito i rapporti non erano idilliaci nel periodo precedente alla sua morte. Lo aveva confidato la stessa donna ad un’amica che proprio agli inquirenti ha riferito delle continue liti tra moglie e marito. Sara Aiello, infatti, sospettava che il marito la tradisse poichè quattro mesi prima della sua morte aveva scoperto uno scambio di messaggi sospetto tra l’uomo ed un’altra donna. E’ stata ancora l’amica a rivelarlo: “Una notte prese il telefono del marito, riuscì a sbloccarlo e vide lo scambio di messaggi tra suo marito e una ragazza. Lui le diceva che era bellissima, poi si accordavano per prendere un caffè insieme. Suo marito si accorse che aveva il suo il telefonino e glielo strappò”. Alla luce delle continue liti, Sara aveva deciso di non dormire più nello stesso letto condiviso con il marito ma nella camera delle bambine, dove è spirata mentre il marito la filmava per oltre 8 minuti consecutivi.
SARA AIELLO, MARITO LA FILMA MENTRE MUORE DAVANTI LA FIGLIA
Passano molti minuti prima che il marito di Sara Aiello possa allertare il 118. L’intenzione della famiglia della vittima è ora quello di capire cosa sia accaduto in quei frangenti. L’avvocato Michele Di Somma, legale della famiglia Aiello, in merito ha chiesto la riesumazione della salma per poter fare l’autopsia: “Non vogliamo un colpevole a ogni costo, vogliamo solo sapere la verità”. Come riferisce Leggo.it rispetto all’inquietante caso di Sara Aiello, dall’analisi del video realizzato dal marito sarebbe emerso un altro dettaglio choc. L’agonia della donna si sarebbe consumata davanti alla figlia maggiore. Nel filmato durato otto minuti, infatti, il marito a più riprese parla con la bambina cercando di rassicurarla sulle condizioni della madre. “Non ti preoccupare, vai di là, mamma sta dormendo”, si sente nel video. Sara però, non si sarebbe mai più svegliata. La famiglia della vittima venne a conoscenza di questo filmato solo dopo alcune settimane dalla sua morte. Due anni dopo questa tragedia, il fratello ha scoperto di essere affetto dalla Sindrome di Brugada, patologia cardiaca che può provocare la morte improvvisa anche in giovani adulti. Sara, se affetta dalla stessa malattia genetica, si sarebbe potuta salvare con un intervento tempestivo dei soccorsi che però mancò.