Anche a Pomeriggio 5 si parla del caso di Sara Croce e della tormentata relazione con il miliardario Hormoz Vasfi. È critica la posizione di Patrizia Groppelli nei confronti dell’ex Bonas, meno invece quella di Roberto Alessi che difende le intenzioni della ragazza. Anche Barbara D’Urso si espone sulla vicenda e ammette che “ogni donna ha il diritto di scegliere se accettare o non accettare determinati regali”, in certe tempistiche e di un certo valore. La conduttrice anzi chiarisce che è capitato anche a lei che qualcuno volesse farle dei regali, mai accettati: “Io non avendo mai accettato regali nessuno me li ha mai chiesti indietro, sono stata fortunata! Ho sempre comprato tutto da sola e quello che avevo me l’hanno rubato i ladri, quindi perfetto.” ha dichiarato. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Sara Croce sulla tormentata relazione con Hormoz Vasfi

Sara Croce

 racconta a Le Iene la sua tormentata relazione con il miliardario Hormoz Vasfi. “La settimana prima di iniziare Avanti un altro ho conosciuto questa persona. Ci siamo conosciuti allo stesso tavolo di una cena benefica, si è messo vicino e abbiamo cominciato a parlare” – racconta la ex Bonas che prosegue dicendo – “faceva il brillante, infatti all’asta ha preso questa collana che però non mi ha mai dato. Sinceramente quando l’ho visto mi è parso attraente, mi chiedeva ogni tanto come stai e poi ha iniziato sempre più ad essere presente”. La modella non nasconde: “sono stata ammaliata da questo magico uomo, mi ha corteggiato per un mese. Siamo andati in vacanza a Dubai, ma lui mi faceva stare bene, è come se fosse stato un secondo padre”. Qualcosa però cambia quando i due vanno in vacanza a New York per Capodanno: “era diventato troppo insistente, così lo lascio”. Non solo, la Croce racconta che non ha mai voluto mostrare ciò che gli ha regalato: “non ho mai ostentato niente, se vuoi bene ad una persona che bisogno c’è di ostentarlo sui social?” fino allo scontro finale con il miliardario. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Sara Croce: l’ex Bonas a Le Iene “Io ero indisposta e Hormoz Vasfi voleva fare l’amore”

La vicenda di Sara Croce e del miliardario Hormoz Vasfi sbarca a Le Iene Show. Stefano Corti e Alessandro Onnis hanno infatti intervistato l’ex Bonas di “Avanti un altro“, portata in tribunale dal petroliere che l’ha accusata di averlo truffato per un milione di euro. La modella e showgirl ha parlato di un corteggiamento fatto di mille attenzioni da parte dell’uomo conosciuto nel corso di una cena di beneficenza: “Sinceramente? Sì. L’ho trovato attraente. Non rende dalle foto. Vi giuro! Il giorno dopo la mia amica mi dice “posso dare il tuo numero ad Hormoz?” ed io “Certo” e da lì lui inizia a scrivermi “Hai bisogno di qualcosa?” “Sono stato bene” ma senza mai essere pressante, stava sempre nel suo, chiedeva ogni tanto “Come stai?”, piccole cose, piccoli gesti. Poi ha iniziato sempre di più ad essere presente. Iniziava a riempirmi di rose, andavo a mangiare, trovavo il conto già pagato, ma non era una questione materiale perché una cena io me la posso permettere. (…) Erano queste attenzioni che mi dava. Poi i massaggi, “vai di qui, vai di li, faccio io, non ti preoccupare…”, mi ha messo a disposizione l’autista, io ho detto “ma no, non devi, figurati” e lui “no, lo faccio con piacere” questo senza mai provarci, senza mai fare niente“.



SARA CROCE: “TUTTO SEMBRAVA PERFETTO CON HORMOZ VASFI, POI…”

Tutto sembra procedere a meraviglia, tant’è che ad un certo punto Sara Croce decidere di concedere a Hormoz Vasfi una possibilità. I due iniziano così una relazione: “È come se fosse stato, è brutto da dire, un secondo padre, era lì sempre presente per me, mi diceva “secondo me dovresti fare quello, dovresti fare quello”. All’inizio pensavo lo facesse per il mio bene, perché mi voleva bene allora mi dava dei consigli”. La showgirl, però, è convinta che lo scopo dell’uomo fosse quello di “chiudermi in una bolla di vetro. Lui diceva “noi siamo migliori degli altri” – ovviamente non ero d’accordo – “tu devi ascoltare me perché noi insieme mandiamo a fan***o tutti”, “a te non te ne deve fregare del giudizio della gente”, “sono tutti dei poveracci” cose brutte che dopo un po’ danno fastidio. Calcolando che comunque io vengo da una famiglia umile“. Stando insieme cominciamo i primi problemi: “Una volta abbiamo litigato pesantemente. Lui ha preso due mie borse e le ha buttate fuori dal quarantesimo piano dell’hotel. Questa cosa mi ha fatto un po’ spaventare perché non è un comportamento normale. Poi in un’altra litigata mi ha preso a brutte parole finché io, il 2 gennaio, ho deciso di lasciarlo e andarmene. Sono proprio scappata, gli ho detto di anticiparmi il biglietto per tornare a casa“.

SARA CROCE: “NON HO TRUFFATO HORMOZ VASFI”

Il motivo della lite? Sara Croce spiega che a far imbufalire l’uomo sia stata la sua indisposizione, mentre Hormoz voleva fare l’amore: “Sì, io stavo male e lui era nervoso. Come se mi vedesse come una bambola”. Le cose, però, sono precipitate dopo una cena da Cracco organizzata per il compleanno di lei: “Lui si dispera perché io non mettevo foto su Instagram. Lui in questo atto di citazione mi accusa di averlo tradito, manco fossimo sposati che mi citi in tribunale per avere tradito una persona, con il mio attuale fidanzato, cosa assolutamente non vera e ho tutte le prove, ho tutti gli screen“. Lì volano parole grosse: “Lui mi aveva regalato la macchina per il compleanno. L’ho usata una settimana, dovevo andare a casa sua, ero già convinta di chiudere. Ha iniziato a insultarmi dicendomi ‘topo di fogna, tu nella tua vita potrai fare solo la prostituta’, mi ha inseguita per tutta la casa. Mi dice ‘e adesso mi ridai tutta le refurtiva perché sei una truffatrice’”. La relazione si chiude, ma Hormoz non si accontenta e cita la ragazza in tribunale: “Mi arriva, due settimane fa, un atto di citazione di ben trenta pagine, dove spiega per filo e per segno tutto quello che avrei fatto per truffarlo. C’è scritto “il giorno ventisei novembre gli ho comprato l’orologio del valore di tot” e fa tutta la lista. “Il giorno tot Sara Croce, nonostante avesse fatto il viaggio bellissimo a New York, se ne va perché non era riconoscente”. Cioè queste cose inutili che un giudice spero si metta a ridere, perché fa ridere, io dovrei scrivere una fiction sulla mia vita perché fa ridere, se non piangere“.