Sara Gama è la capitana dell’Italia di calcio femminile che comincia oggi la sua avventura agli Europei 2022 con la partita che stasera vedrà le Azzurre del c.t. Milena Bertolini sfidare la Francia per il gruppo D. Possiamo dire senza ombra di dubbio che Sara Gama sia il personaggio di questa Nazionale più famoso anche fuori dal campo, ma la precedenza va sicuramente a una presentazione tecnica. Nata a Trieste il 27 marzo 1989 da padre congolese e madre triestina, Sara Gama è difensore e ha brillato per la sua precocità, tanto da debuttare con la Nazionale maggiore contro l’Ucraina il 17 giugno 2006 a Mariupol, città ormai tristemente famosa per ben altri motivi. Aveva 17 anni, adesso ne ha 33 e nel frattempo Sara Gama ha raccolto 130 presenze in maglia Azzurra.



Quanto alle esperienze con i club, Sara Gama non si è fatta mancare nulla, prima nel suo Friuli Venezia Giulia con il Tavagnacco e il Chiasiellis, passando da esperienze internazionali come quella in America con il Pali Blues Soccer Club di Los Angeles nel 2010 e poi per due anni dal 2013 al 2015 con il Paris Saint Germain, ma anche il Brescia (prima e dopo il biennio al PSG) e infine la Juventus dal 2017 in poi. Sara Gama con i club ha vinto sei scudetti, tre Coppe Italia e cinque Supercoppe Italiane fra Brescia e Juventus, oltre agli Europei Under 19 del 2008 con la maglia dell’Italia.



SARA GAMA, CAPITANA IN CAMPO E GRANDE IMPEGNO SOCIALE

Sara Gama ha quindi un curriculum tecnico davvero importante, ma il suo impegno per il calcio femminile va oltre. Molti ricorderanno la Barbie con le sue fattezze: nel 2018, in occasione della Giornata internazionale della donna, Sara Gama è stata infatti inserita da Mattel tra le 17 personalità femminili internazionali (unica italiana) “che hanno saputo diventare fonte di ispirazione per le generazioni di ragazze del futuro”, motivo per il quale è stata omaggiata appunto di una Barbie speciale. La sua battaglia è sempre stata per il professionismo anche nel calcio femminile, per avere pari tutele rispetto ai maschi, ad esempio in termini di tutele sanitarie.



Non solo: essendo figlia di un congolese, Sara Gama è stata vittima di insulti razzisti, accentuati alla sua nomina come capitana della Nazionale italiana, motivo per cui contrastare il fenomeno del razzismo è stato uno degli altri suoi grandi obiettivi. Dall’ottobre 2018 Sara Gama è consigliere della FIGC in quota Associazione Italiana Calciatori (AIC); il 30 novembre 2020 è stata eletta vicepresidente dell’AIC, prima donna nella storia, mentre il 9 giugno 2021 è entrata nella Commissione Nazionale Atleti del CONI. Tutto questo naturalmente senza trascurare il campo: capitana della Nazionale e totem della Juventus, è inevitabile il paragone con Giorgio Chiellini…