Sara Gama, calciatrice della Juventus Women nonché capitana della nazionale italiana femminile, è stata ospite in collegamento presso la trasmissione di La7, “Propaganda Live”. Tanti gli argomenti trattati dalla vicepresidente dell’Aic, l’Associazione Italiana Calciatori, a cominciare da un tema caldo e attuale come lo Ius Soli, che ormai da anni divide in due la politica. “In questo periodo si parla nuovamente di Ius Soli – ha spiegato in diretta tv – ma credo che sia una frase molto inflazionata”.



“L’argomento è tornato e va affrontato – ha proseguito – la società sta cambiando, occorre restare al passo. Che poi si decida attraverso lo Ius Soli o lo Ius Culturae non è mio compito dirlo, non esiste una risposta semplice. Io faccio un altro tipo di lavoro. In ogni caso credo che ogni momento sia buono per i diritti, credo che quest’esigenza stia aumentando. E’ vero che in questo momento stiamo concentrando i nostri sforzi sulla pandemia ma penso che parallelamente si possano trattare più temi in Italia”.



SARA GAMA: “CALCIO FEMMINILE OGGI IMPORTANTE”

Sull’ascesa eloquente del calcio femminile, Sara Gama ha spiegato: “Abbiamo ottenuto dei risultati per i diritti delle calciatrici e per ribadire l’importanza del falcio femminile in Italia. Purtroppo la pandemia è coincisa con il momento di maggiore slancio ma non ha bloccato la crescita del movimento”. La conferma del grande entusiasmo nei confronti del calcio in Rosa si è avuta in occasione dei mondiali di calcio che hanno visto milioni di telespettatori interessati all’evento: “La partecipazione ai Mondiali e il buon torneo disputato sono figli dei passi avanti compiuti in questi anni. Il pubblico si è entusiasmato complice anche l’assenza della nazionale maschile da Russia 2018. Eravamo consapevoli di avere un’occasione più unica che rara. L’Italia ha iniziato a seguirci dopo la vittoria contro l’Australia e poi si è appassionata al nostro cammino. Il calcio femminile sta crescendo e vogliamo proseguire sul solco del cammino tracciato”. Una partecipazione che permise alle azzurre di essere accolte al Quirinale dal presidente Mattarella, e in quell’occasione Sara Gama tenne uno straordinario discorso: “Una sorpresa, di solito il ricevimento è legato a una vittoria. Invece ce lo dissero subito dopo l’eliminazione. Non eravamo preparate. Nella prima occasione ho avuto una settimana di tempo per redigere il discorso. Quella volta invece l’ho preparato sull’aereo che ci stava riportando a Roma. Ho pensato a qualcosa che riguardasse tutte noi. Ho pensato ai diritti sono andata a cercarmi l’articolo adeguato nella Costituzione. Ed è proprio quello della maglia che indosso, la numero tre”.

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