Sara Giudice, giornalista di La7, è stata accusata di aver approfittato di una collega la notte del 29 gennaio 2023, insieme a Nello Trocchia. I due avrebbero costretto ad un rapporto sessuale una giovane giornalista, dopo una festa a Trastevere. L’accusata ha denunciato la denunciante di calunnia e a spiegare il perché lo abbia fatto solamente adesso è il suo avvocato, Grazia Volo, sulle pagine del Corriere: “La giurisprudenza prevede che fin quando si è indagati non è possibile denunciare il proprio accusatore per calunnia“.



La parola passa poi proprio a Sara Giudice, che spiega come la collega non le abbia più risposto ai messaggi dopo quella sera, eppure dice di non aver pensato che potesse essere per quanto accaduto: “Quando ho visto che i miei messaggi cadevano nel vuoto ho riflettuto: “Sarà imbarazzata”. Dopotutto io stessa mi ero sentita un po’ turbata. Posso capire. Lei, poi, era fidanzata. Mi sono detta “avrà il timore che si sappia in giro di questo bacio”.



Poi, un mese dopo, Sara Giudice ha chiamato la giovane collega senza ricevere risposta e da lì si è acceso un campanello d’allarme. La giornalista non ha mai nascosto che c’erano stati dei baci, che secondo lei avrebbero potuto causare del disagio nell’accusatrice: “Era un gioco condiviso“, spiega però lei al Corriere.

Sara Giudice: “Nel video sorrideva, non era turbata”

Sara Giudice si difende dall’accusa di violenza sessuale parlando di un gioco condiviso. E sulle pagine del Corriere, dice ancora che se quel gioco non le fosse piaciuto, avrebbe potuto parlarne con lei, perché è legittimo il pentimento, prima di arrivare a un esposto in procura che ha stravolto la sua vita.



La giovane collega che ha accusato lei e Nello Trocchia ha parlato di una sostanza messa nel bicchiere, che non sarebbe però stata riscontrata dalle analisi. Inoltre, ha fatto riferimento a un video in cui la si vedeva, mentre scendeva dal taxi, “assolutamente presente a sé stessa”, sottolinea ancora la cronista di La7.

Nonostante le accuse ai suoi danni, Sara Giudice spiega di non provare rancore e sottolinea che vorrebbe solo delle scuole. Tra qualche anno, secondo la giornalista, “io e Nello ci saremo ripresi la nostra dignità. Ma dentro di me posso dire che ci sono già diversi effetti. Sono vittima di una controstoria”.