L’inviata di PiazzaPulita Sara Giudice, accusata di violenza sessuale di gruppo con Nello Trocchia, cronista del Domani e suo compagno di vita, rompe il silenzio dopo l’iscrizione nel registro degli indagati a seguito della denuncia presentata da una collega nel febbraio 2023. La Procura di Roma avrebbe chiesto l’archiviazione delle posizioni dei due giornalisti e, poche ore dopo l’esplosione del caso sulla stampa, la giornalista ha deciso di rompere il silenzio in un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano per ribadire la sua versione: una serie di effusioni consensuali scaturite da un primo bacio della donna che li avrebbe poi denunciati.



I fatti oggetto della vicenda risalirebbero al 29 gennaio dello scorso anno, quando i tre si sarebbero trovati a trascorrere una serata di festa in un locale di Trastevere in occasione del compleanno di Sara Giudice. Conclusa la serata, sarebbero saliti a bordo dello stesso taxi e, secondo la denuncia riportata da La Verità, Sara Giudice e Nello Trocchia avrebbero baciato e palpeggiato la collega che in quel momento, a suo dire dopo aver bevuto da un bicchiere passatole quella notte, sarebbe stata incapace di reagire. Niente di vero, secondo Sara Giudice e Nello Trocchia, che avrebbero confermato il contatto intimo con la donna negando però ogni forma di costrizione. Sarebbe stata consenziente, salvo poi decidere di non seguirli a casa. A dicembre il gip dovrà decidere se accogliere l’istanza di archiviazione avanzata dal pm “perché il fatto non sussiste” o se accogliere l’opposizione proposta dalla denunciante.



Sara Giudice sulle accuse di stupro di gruppo in concorso con Nello Trocchia: “Paghiamo l’eccesso di vita”

Sara Giudice, intervistata dal Fatto, ha dichiarato che quella sera il clima sarebbe stato festoso e senza alcuna criticità. Sarebbe stata lei a invitare la collega al suo compleanno, dopo averla conosciuta attraverso un collettivo di giornaliste. Sara Giudice sostiene di essere stata baciata al termine dei festeggiamenti e di aver “ricambiato in allegria” quel gesto.Era un gioco ma l’ ho condiviso volentieri, mi è anche piaciuto. Ero anche un po’ stupita di me – ha aggiunto – perché era la prima volta che mi succedeva con una donna“.



In taxi, sempre stando al suo racconto, le effusioni sarebbero proseguite con il coinvolgimento di Nello Trocchia, suo compagno: “Ci guardava, è una delle persone più rigide che conosca, impacciato con le donne. Poi prende coraggio e chiede se può baciarla. Lei dice: faccio quello che dice Sara. Io: fate come volete“. Si sarebbero poi salutati, la donna sarebbe tornata a casa sua e loro nell’appartamento che condividono nella Capitale. Nulla di più, secondo Sara Giudice, tanto che la notizia della denuncia li avrebbe colti di sorpresa e gettati in preda a un “profondo dolore” per quella che definiscono una menzogna.

A me dispiace per lei – il commento di Sara Giudice –, ho rispetto sacrale per le vittime di violenza, ho provato dolore per quella bugia. Ero travolta da ciò in cui io stessa credevo. Come se le mie battaglie si fossero ritorte contro“. La giornalista, che a breve da La7 dovrebbe approdare in Rai nel format affidato alla conduzione della ex Iena Antonino Monteleone, sostiene di non sapere il perché di questa gravissima accusa e di voler incontrare la collega per chiederle il motivo della sua azione. “Se siamo stati incauti? Io e Nello Trocchia – ha aggiunto Giudice – paghiamo l’eccesso di vita forse. Ma se lui mi avesse dato l’impressione di fare un gesto di troppo nei confronti di una donna l’avrei fermato. Anzi, l’avrei pestato. Io e lui non faremmo mai male a un qualsiasi essere umano“. L’ultima parola ora spetta al giudice per le indagini preliminari, con udienza fissata a dicembre.