Continua ad essere avvolta nel mistero la scomparsa di Sara Pedri, la giovane ginecologa scomparsa dallo scorso 4 marzo, ormai da quasi 5 mesi, da Cles, in provincia di Trento. Oggi il quotidiano il Dolomiti ha intervistato il fidanzato della stessa, Guglielmo Pedri: “Ci siamo sentiti per l’ultima volta la sera del 3 marzo. Su WhatsApp le ho scritto ‘Ti amo’ ma il messaggio non l’ha mai letto ed è rimasto così, fermo, con due spunte grigie e basta”. Il ragazzo racconta di una vita un po’ complicata sul luogo di lavoro già fin dalle prime battute: “Il secondo giorno di lavoro mi raccontò il primo episodio difficile. Aveva portato da casa il cibo per la pausa pranzo. Era seduta e stava iniziando a mangiare quando una persona le si è avvicinata e le ha chiesto di fermarsi subito. Mi raccontò che le disse: ‘No no qui non si mangia, lascia e continua a lavorare’. Questo è l’episodio avvenuto nella primissima settimana. Il primo dei tanti che l’hanno sconvolta”. E ancora: “Dopo questo episodio ha avuto un susseguirsi di difficoltà con l’ambiente lavorativo”, fra cui anche un’aggressione di una collega: “In sala operatoria quando Sara è stata aggredita prima verbalmente e poi anche fisicamente da una strettissima collaboratrice del primario Tateo. Questa persona, ad un certo punto, è arrivata a darle uno schiaffo alle mani e a farle cadere il bisturi per terra per poi cacciarla fuori sala operatoria. Tutto questo davanti a tutti gli altri colleghi”.
Quindi tanti altri episodi fra cui uno accaduto durante una forte nevicata: “Tra dicembre e gennaio. C’è un episodio che mi ha raccontato. E’ avvenuto in un periodo in cui nevicava molto e lei non era abituata e aveva paura di tornare in macchina a Cles. Un pomeriggio aveva terminato alle 14 ma una collega più grande le chiese di rimanere in ospedale perché aveva necessità della sua presenza. Fu costretta per un intero pomeriggio rimanere in una stanzetta da sola senza far nulla e solo alle 21, terrorizzata dalla neve, è riuscita ad andarsene e prendere l’auto per tornare a casa”.
SARA PEDRI, PARLA IL FIDANZATO: “L’ULTIMA VOLTA CHE L’HO SENTITA? DOPO CHE SI ERA DIMESSA”
Da quel momento qualcosa in Sara Pedri è cambiato per sempre: “Dopo questo episodio ha smesso di raccontarmi quello che le succedeva – racconta ancora il ragazzo – ha iniziato a cambiare atteggiamento nei confronti dell’ambiente di lavoro. Aveva paura ed ha iniziato ad andare al lavoro controvoglia. Io le dissi di dimettersi perché quello era un ambiente malsano. Ma da quel momento non mi ha più raccontato quello che le accadeva al lavoro, ma mi diceva solo che aveva avuto un’altra ‘giornata nera’ o un’altra ‘giornata difficile’”. E ancora: “Da quel momento quell’ambiente di lavoro ha iniziato a consumarla piano a piano”. Poi sono arrivate le dimissioni, e Sara Pedri è scomparsa: “La sera prima della scomparsa mi ha chiamato per dirmi che si era dimessa e che si sentiva sollevata da un peso enorme. Mi ha detto che aveva finalmente mangiato bene dopo mesi e fatto una doccia rilassante. Volva farsi una bella dormita. Con un messaggio io le ho scritto che ero fiero di lei. Lei mi aveva scritto ‘Ti amo’ ed io le avevo risposto con le stesse parole, ma il mio messaggio non l’ha mai letto”.
Ora il terribile sospetto è che Sara Pedri si sia tolta la vita, ma il fidanzato continua a sperare in un finale diverso: “Io spero e continuo a sperare che sia scappata. Anche perché mi fa strano che non si trovi nulla dopo tanti mesi. Io spero di più in assoluto che prima o poi la trovino, che stia bene, che si sia allontanata per andare lontano da quell’ambiente lavorativo che l’ha consumata così da ritrovare sé stessa. Questo è quello che spero, perché Sara è una ragazza tosta”. Quindi conclude l’intervista dicendo: “Se c’è un colpevole pagherà ma non vado a puntare il dito contro nessuno. A me interessa solo di Sara e che torni da noi”.