Caso Sara Sharif, la bambina di 10 anni uccisa in casa dai genitori, durante il processo che si sta svolgendo in Inghilterra e che vede imputati il padre e la matrigna, accusati di torture ed omicidio, il giudice, come riportato da Sky News Uk ha sollevato una questione che potrebbe riguardare anche altre famiglie in Gran Bretagna, quella dell‘istruzione domiciliare come pretesto per compiere indisturbatamente abusi in famiglia, non adeguatamente riconosciuti proprio perchè i bambini vengono isolati in questo modo dalla società.
Come è stato evidenziato dalle indagini infatti, anche Sara Sharif era stata ritirata dalla scuola, dopo che alcuni insegnanti si erano allarmati per possibili maltrattamenti subiti dalla ragazzina e avevano intenzione di adottare provvedimenti per la tutela. La Corte, dopo aver descritto nei particolari la tortura alla quale Sara era stata sottoposta negli anni, confermata anche dalle analisi sul corpo trovato pieno di ustioni, ferite e fratture, ha quindi stabilito che: “L’istruzione domestica era semplicemente una copertura per gli abusi ed un modo per continuare a maltrattare la bambina senza che le autorità se ne accorgessero“.
Omicidio Sara Sharif: “Istruzione domiciliare ha nascosto gli abusi”, altri bambini in Uk potrebbero essere a rischio
L’omicidio di Sara Sharif, torturata ed uccisa dal padre e dalla matrigna in casa, abusi di cui nessuno era mai venuto a conoscenza prima del ritrovamento del corpo perchè la bambina era stata isolata con l’istruzione domiciliare dopo essere stata ritirata da scuola, solleva una questione riguardo a questa modalità di studio, che sempre più famiglie in Gran Bretagna scelgono per i propri figli. Se da una parte, come ha sottolineato un articolo di Sky News, l’edesione a questo sistema alternativo potrebbe essere una scusa per coprire maltrattamenti senza rischiare denunce, dall’altra l’istruzione domestica rappresenta per molti genitori l’unica via soprattutto quando si tratta di bambini disabili.
L’ex presidente del sindacato dirigenti scolastici Simon Kidwell, ha commentato dichiarando che gli istituti scolastici non svolgono solo un semplice ruolo educativo per i bambini ma sono anche una delle prime istituzioni di tutela dei minori. Evidenziando poi l’alto numero di abbandoni scolastici, che segue proprio la scelta della didattica domiciliare, la commissaria nazionale per l’infanzia Dame Rachel de Souza, ha dichiarato che il governo si dovrà impegnare ad istituire un registro di tutti i nominativi, in modo che sarà possibile periodicamente procedere a verifica del percorso, scoprendo anche eventuali problemi che ora sfuggono alla rete di protezione.