Sara Tommasi, si racconta: la famiglia e l’incontro con Lele Mora

Sara Tommasi è l’ospite della nuoca puntata di “One More Time”, il podcast di Luca Casadei, talent scout ed esperto di comunicazione, che parla di rinascita. Nella lunga intervista Sara Tommasi ripercorre la sua carriera e la sua vita privata, partendo dall’inizio: dalla famiglia. Nata il 9 giugno 1981 a Narni, un piccolo paese nella provincia di Terni, Sara Tommasi è figlia unica e i suoi genitori sono sempre stati molto presenti: “Mi hanno regalato un’infanzia stupenda. Mi hanno cresciuta con valori e sani principi, sono stati due grandi esempi per me.



Mi portavano a fare gite bellissime, organizzavano feste con le mie amiche e mi compravano tanti giochi, ma sempre con il rispetto per gli altri, senza mai viziarmi troppo. Un clima d’amore e rispetto”, ha detto la modella, ricordando la mamma scomparsa a febbraio 2022. A scuola era una “secchiona”, si è diplomata con 100 al liceo scientifico, poi il trasferimento a Milano per studiare alla Bocconi.



La nuova vita di Sara Tommasi con il marito Antonio Orso

A Milano, durante una serata in discoteca, Sara Tommasi viene notata da Lele Mora: “Ero impaurita perché temevo il confronto con le altre, non mi sentivo abbastanza bella. Gli raccontai che ero fan di Simona Ventura e lui mi propose il provino come schedina a “Quelli che il calcio”. Fu la svolta. Lele Mora mi voleva bene come una padre, era il mio punto di riferimento e piaceva molto anche ai miei genitori”. Dopo l’Isola dei Famosi 2003, il calendario e un anno di lavoro a Roma, a Sara Tommasi viene diagnosticato il disturbo bipolare: “All’inizio non accettavo le cure. Il problema quando sei bipolare è che te lo dicono gli altri, ma tu non lo capisci: o sei molto euforico o sei molto depresso, quindi passi da tendenze al suicidio a fare cose esagerate e bizzarre”. Oggi Sara Tommasi vive a Sharm el-Sheikh (lavora all’Hard Rock Cafe) con il marito Antonio Orso, conosciuto nel 2020: “Antonio è un uomo meraviglioso che non mi giudica, anzi, mi fa sentire nuovamente un’artista. Anche se mi sento guarita, sono ancora fragile. La malattia sarà con me per tutta la vita, ma ora c’è mio marito, il mio angelo custode

Leggi anche