«Non sono delusa dalla sentenza perché non ero in attesa né di una condanna nè di un’assoluzione». Reagisce così Sara Tommasi alla notizia della sentenza del tribunale di Salerno che ha assolto tutti e quattro gli uomini imputati per violenza sessuale, tra cui l’ex manager Federico De Vincenzo. Con il verdetto di primo grado si chiude una torbida vicenda che risale a nove anni fa, anche perché la showgirl non intende presentare ricorso in appello. «Per quanto mi riguarda si tratta di una vicenda lontana, che appartiene al mio passato. Anzi ho preferito restare in disparte tant’è che non mi sono neanche costituita parte civile», le sue dichiarazioni raccolte dal Corriere della Sera. «Ora non faremo appello, lo dico con certezza», assicura Sara Tommasi.
Interviene anche il marito Antonio Orso: «Sara ha voltato pagina anche con il matrimonio, quel processo l’ha troppo stressata e oggi ha bisogno di stare tranquilla per riprendere a lavorare». Attualmente la soubrette è opinionista in un programma di cronaca a TeleLombardia. Invece Federico De Vincenzo, che all’epoca fu arrestato e scontò nove mesi di carcere e otto agli arresti domiciliari, ha dichiarato, come riportato dal Corriere: «Dio c’è, quando ho saputo che ero stato assolto con formula piena sono scoppiato in un pianto liberatorio. In caso di condanna mi sarei attaccato al tribunale con le catene. In questi anni sono stato nell’ombra come mi ha consigliato il mio avvocato, ho sofferto per tante cose, ho visto distrutti la mia vita sociale, il lavoro, la reputazione. Qualcuno mi dovrà pur risarcire i danni che sono stati enormi». (agg. di Silvana Palazzo)
SARA TOMMASI, ASSOLTI IMPUTATI ACCUSATI DI STUPRO
Solo il produttore cinematografico Giuseppe Matera è stato condannato per la presunta violenza sessuale ai danni di Sara Tommasi. Due anni e dieci mesi di carcere, questa la sentenza in primo grado che è stata poi confermata in appello un anno dopo. Invece l’ex manager della showgirl Federico De Vincenzo, gli attori Fausto Zulli e Pino Igli Papali, il regista Max Bellocchio, che non hanno scelto di essere processati con rito abbreviato, sono stati assolti dal tribunale di Salerno dopo un lungo processo in primo grado. Per i giudici non fu violenza sessuale.
Sara Tommasi sosteneva di essere stata violentata nel settembre 2012. Come ricostruito da Today, aveva raccontato di essere stata portata in un albergo di Buccino, in provincia di Salerno, per realizzare alcuni scatti fotografici per un calendario di beneficenza, invece una volta arrivata lì sarebbe stata prima drogata, poi costretta a girare un film porno, sostenendo che non era nelle condizioni per decidere consapevolmente se participare o meno alle riprese.
SARA TOMMASI, ATTESE MOTIVAZIONI SENTENZA
Il processo era cominciato nel 2013, in una fase turbolenta della vita di Sara Tommasi. Al momento non sono note le motivazioni della sentenza di assoluzione, non essendo state ancora pubblicate. Si attendono, infatti, 90 giorni per il deposito. Per l’ex manager la procura aveva chiesto 5 anni e 4 mesi di carcere, mentre per i due attori Fausto Zulli e Pino Igli Papali e il regista Max Bellocchio era stata già chiesta l’assoluzione dal pm. Anche la madre di Sara Tommasi depose in aula a Salerno nel corso del processo. In tale circostanza sottolineò di aver chiesto all’ex manager della figlia di non portarla a Buccino a causa dei problemi mentali che le erano stati diagnosticati. In quel periodo Sara Tommasi aveva preso parte ad una serie di film hard prodotti da Federico De Vincenzo e Giuseppe Matera.