Sarah Dash è morta. La cantante dei Labelle, celebre per Lady Marmalade del 1974, si è spenta a 76 anni: le cause del decesso non sono ancora note, si sa soltanto che negli ultimi giorni la donna non si era sentita bene. A dare la notizia è stata la sua amica e sindaco di Trenton, Reed Gusciora. Numerosissimi i tributi sui social riservati a Sarah Dash: fra i primi a ricordarla la coetanea e collega Patti LaBelle, che l’ha definita “un’anima straordinariamente talentuosa, bella e amorevole che ha benedetto la mia vita e quella di tanti altri“. Su Instagram ha scritto: “Siamo appena state sul palco assieme sabato ed è stato un momento così potente e speciale! Potevo sempre contare su di lei per coprirmi le spalle! Ecco chi era Sarah… Un’amica leale e una voce per coloro che non ne avevano una. Ci ha davvero donato tantissimo servendo sempre, condividendo sempre il suo talento e il suo tempo. Ho il cuore spezzato, come so che lo hanno i suoi cari e i suoi fan. Ma so che lo spirito di Sarah e tutto ciò che ha dato al mondo sopravvivono!“.
Sarah Dash è morta, addio alla cantante dei Labelle
Nata nel New Jersey nel 1945, Sarah Dash è stata una delle migliori interpreti del funky soul anni 70. Come riportato dalla BBC, nel 1971 insieme a Patti LaBelle e Nona Hendryx, stabilirono di chiamarsi “Labelle”. Quando il gruppo si sciolse, nel 1976, la Dash intraprese la carriera da solista cantanto “Steel wheels” dei Rolling Stones. A restituire nuova popolarità al brano che tanta fortuna aveva procurato ai Labelle, al punto da arrivare al primo posto nelle classiche USA nel 1975, fu la ri-registrazione da parte di Christine Aguilera, Pink, Lil’ Kim e Mya per il film “Moulin Rouge” di Baz Luhrmann del 2001. Tante e di livello le sue collaborazioni nel corso degli anni: oltre che con i Rolling Stones, infatti, Sarah Dash aveva duettato anche con Keith Richards. Ora i suoi fan, affranti, attendono di conoscere le ragioni della morte.