È prevista per oggi la nuova udienza – con la requisitoria degli avvocati difensori dei 12 imputati – del processo bis sul delitto di Sarah Scazzi, la purtroppo celebre vicenda giudiziaria di Avetrana: era il 26 agosto 2010 quando la giovanissima 15enne veniva massacrata, con condanne definitive ad ergastolo inflitte a Cosima Serrano e Sabrina Misseri, zia e cugina di Sarah. Nel processo bis, filone di quello principale, alla sbarra con attesa di sentenza sono invece chiamati Ivano Russo, l’amico “conteso” intorno al quale sarebbe nata l’intera rivalità tra Sarah Scazzi e sua cugina Sabrina, e il famoso zio Michele Misseri. Per il primo il pm hanno chiesto lo scorso 14 dicembre, hanno chiesto la condanna a cinque anni di reclusione, con le accuse di false informazioni al pubblico ministero e falsa testimonianza davanti alla Corte d’assise: in sostanza, l’accusa ritiene che Ivano Russo possa avere coperto Sabrina sminuendo il rapporto di gelosia quasi ossessiva che lei aveva nei suoi confronti e dunque anche nel contrasto con la cuginetta minore poi barbaramente uccisa con la complicità della madre. Altro imputato “eccellente” nel processo bis è poi anche Michele Misseri che rischia 4 anni di carcere per autocalunnia, ovvero per essersi incolpato ingiustamente del delitto di Sarah nel tentativo di scagionare la figlia Sabrina e la moglie Cosima.



PROCESSO BIS SARAH SCAZZI: LE RICHIESTE DI CONDANNA

Non è ancora chiaro se la sentenza su Ivano Russo e Michele Misseri possa arrivare già in serata o in una prossima udienza ancora da stabilire: ricordiamo che lo zio di Sarah già sta scontando la condanna definitiva di 8 anni per aver gettato nel pozzo di contrada Mosca il corpo senza vita della nipotina, anche qui per cercare di indossarsi la colpa dell’omicidio in realtà mai avvenuto. Tra gli altri imputati nel processo bis ancora in corso, c’è anche Alessio Pisello, uno degli amici di Sabrina e Sarah e accusato anche lui di falsa testimonianza (rischia tre anni di reclusione) ma anche Elena Baldari, la mamma di Ivano Russo, che rischia invece due anni e quattro mesi sempre per falsa testimonianza. Tutte queste persone, e anche i restanti altri imputati (Claudio Russo, fratello, e l’ex fidanzata Antonietta Genovin, Giuseppe Serrano e Dora Serrano, sorella di Concetta, mamma di Sarah, e di Cosima, e infine Maurizio Misseri, nipote di Michele) per i pm non avrebbero detto la verità sulla morte di Sarah Scazzi e nell’udienza di oggi i rispettivi avvocati difensori stanno cercando di confutare la tesi con relative testimonianze e prove a corredo.

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