Nell’ambito del processo sui depistaggi e falsi testimoni legato all’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo il 20 agosto 2010, sono state annullate le condanne per Michele Misseri, zio della vittima, e Ivano Russo. La decisione, come riferisce RaiNews, arriva oggi da parte della sezione distaccata di Taranto della Corte d’Appello di Lecce che ha assolto tre degli imputati condannati in primo grado nel gennaio 2020 ed ha dichiarato prescritti i reati per altri otto imputati tra cui Michele Misseri, già condannato a 8 anni in via definitiva nel processo principale con l’accusa di soppressione di cadavere e Russo, il giovane che sarebbe stato al centro dell’interesse di Sarah e della cugina Sabrina Misseri. Quest’ultima, figlia di Michele, è stata condannata all’ergastolo insieme alla madre Cosima Serrano per l’omicidio della quindicenne.



Sia per Ivano Russo che per Michele Misseri, come riferisce Fanpage.it, la Corte ha dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. In primo grado nell’ambito del processo sui depistaggi proprio Ivano, ritenuto al centro della contesa tra Sabrina e la cugina Sarah, aveva ottenuto la pena maggiore di 5 anni per aver mentito su ciò che accadde il giorno del delitto.



SARAH SCAZZI, PROCESSO SU DEPISTAGGI: PRESCRIZIONI E ASSOLUZIONI

Secondo le accuse, Sarah Scazzi sarebbe stata uccisa per via degli screzi con la cugina Sabrina Misseri relativi alla figura di Ivano Russo. Michele Misseri era stato condannato a 4 anni per aver mentito ai giudici auto incolpandosi ingiustamente dell’omicidio della nipotina quindicenne al fine di scagionare figlia e moglie condannate all’ergastolo in via definitiva nel processo principale sulla morte di Sarah. Prescrizione e condanna cancellata anche per altri imputati nel processo bis: Alessio Pisello, amico di comitiva di Sarah Scazzi e Sabrina Misseri, per la mamma di Ivano, Elena Baldari, per Maurizio Misseri, nipote di Michele Misseri, per Anna Lucia Pichierri, moglie di Carmine Misseri e per Claudio Russo, fratello di Ivano. Assolta perché il fatto non sussiste Salvatora Serrano, sorella di Concetta e Cosima. Stessa sorte a Giuseppe Serrano, Anna Scredo e Giuseppe Augusto Olivieri.

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