Francesco Sarcina, voce de Le Vibrazioni, che sono in gara a Sanremo 2022, si è raccontato nel corso di una intervista al Corriere della Sera prima dell’inizio della kermesse ligure, parlando dei momenti difficili vissuti in passato: “Ho una dedizione a buttarmi nell’uragano, sembra che cerchi volontariamente di farmi colpire per sentire dolore e sentirmi vivo. Chi fa sport estremi lo fa in maniera sana, io mi buttavo nel torbido e nelle oscurità… alcol, droghe, s*sso in maniera compulsiva”.



La musica in questo senso ha avuto un ruolo centrale: “Mi ci aveva buttato dentro perché ero finito in tutti gli stereotipi del genere, ma allo stesso tempo mi ha fatto uscire. Adesso mi sento più forte. La cosa che più mi ha fatto riflettere è che quello che chiami amore o amicizia a volte ti pugnala. È peggio di qualunque sostanza, ti spezza le gambe”, ha raccontato.



Francesco Sarcina torna a Sanremo con Le Vibrazioni

Francesco Sarcina, nel corso dell’intervista al Corriere della Sera, si è focalizzato sull’avventura imminente a Sanremo: “Alle prime prove ci siamo montati gli strumenti sul palco. I tecnici erano stupiti. Io l’ho fatto come lavoro da ragazzino, ma molti dei giovani che fanno musica oggi arrivano al successo senza nemmeno sapere come si fa”. E critica i colleghi più giovani: “È anche una questione di atteggiamento. Mi ha dato fastidio vedere qualcuno che durante questa pandemia, mentre l’Italia andava a rotoli economicamente e psicologicamente, ostentavano nelle foto sui social Rolex, gioielli e yacht”.



Il cantante, tornando poi a scherzare sulla gara, ha parlato della squadra che schiererebbe al FantaSanremo: “Elisa per forza, bravissima. Giusy Ferreri, amica e patatona. Morandi è simpaticissimo, ogni volta che lo incontriamo la moglie lo sta sgridando perché ha paura che lui si faccia sfuggire ancora la canzone. Blanco e Mahmood perché sono favoriti. Moro perché come noi tiene botta”. E sull’arma in più della band, il maestro Beppe Vessicchio: “Ormai siamo parenti. C’era già la nostra prima volta a Sanremo, nel 2005. Lo passammo a prendere in hotel con il furgone e si trovò avvolto in una nuvola di fumo. E poi anche nel 2020. Trasforma la nostra musica in una rock opera con una visione ampia”.