Scoppia il caso in Sardegna di quello che è già stato ribattezzato l’ecomostro sull’isola di Tavolara. Si tratta di una struttura alta 15 metri e lunga 70, che è stata installata in vista della festa di nozze del figlio del re di Giordania, Al Hussein e la ricchissima ereditiera saudita, Rajwa al Saif, che hanno scelto l’Italia e la Sardegna per il loro prezioso banchetto. La struttura, come riferito stamane dal Corriere della Sera, è stata realizzata vicino ad una villa imponente che sorge sull’isola di Tavolara, in provincia di Sassari, e servirebbe ad accogliere gli ospiti nel caso in cui dovesse abbattersi il maltempo durante le celebrazioni delle nozze.



L’allestimento è stato realizzato in poche ore, ed era stato mantenuto sotto il massimo riserbo fino a che un fotografo non ha appunto immortalato l’ecomostro che sarà come solo temporaneo. Gian Antonio Stella, giornalista e scrittore, la definisce «una sassata bianca nell’occhio degli italiani», temendo che faccia la fine di altre strutture italiane che dovevano essere temporanee ma che alla fine si sono trasformate quasi in permanenti provocando altri casi. Secondo il regolamento sarebbero consentite «opere oggettivamente precarie dirette a soddisfare obiettive esigenze eccezionali, contingenti e temporalmente determinate, anche di durata superiore a centoventi giorni, tali da poter essere rimosse immediatamente alla cessazione della necessità».



SARDEGNA, IL CASO DELL’ECOMOSTRO DI TAVOLARA: IL SINDACO PROMETTE…

Ma stando al Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), così come spiega ancora il quotidiano di via Solferino, le strutture realizzate in zone di questo genere ad altissima rilevanza paesaggistica e naturalistica non sarebbero inclusi nella normativa.

Il presidente Stefano Deliperi, nella richiesta di accesso agli atti presentata ieri sera e inviata al governo, ai ministri della Cultura e del Paesaggio, alla regione Sardegna, alle soprintendenze e alla Procura, ha richiesto «la copia degli atti autorizzativi e dei provvedimenti adottati in seguito agli accertamenti» che avrebbero dovuto essere compiuti. Le feste di nozze del principe saudita si celebreranno il 10 giugno e il primo cittadino di Tavolara ha assicurato che dopo quella data «deve essere tutto smontato. A costo di andare lì io con la chiave inglese, bullone per bullone».