La Sardegna è a forte rischio zona gialla. La situazione connessa alla pandemia di Coronavirus sull’isola non è delle più rosee, nonostante i numeri non siano allarmanti; tuttavia, quelli registrati nelle ultime ore potrebbero portare a una variazione di colore nei prossimi giorni, interrompendo così la zona bianca nazionale consolidatasi in questa estate contrassegnata dalla variante Delta. Così, proprio ad agosto, mese clou in chiave turistica in tutto il Belpaese, si potrebbe assistere al ritorno di misure restrittive che allontanerebbero i visitatori, con particolare riferimento a coloro che non sono ancora in possesso di Green Pass.



Tuttavia, se l’aspetto economico desta comprensibile preoccupazione, non si può neppure trascurare quello medico: l’occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid-19 nei reparti di terapia intensiva presso i nosocomi sardi, secondo le stime diramate dall’Agenzia per i servizi sanitari (Agenas) ha raggiunto la soglia critica del 10%. Una percentuale che fa riflettere, se si pensa che solamente quindici giorni fa essa si attestava all’1%. Qualora questo tetto massimo venisse superato, anche di pochissimo, ecco che tornerebbe pertanto a palesarsi la zona gialla, come stabilito dai parametri per il cambio colore delle regioni inseriti nel decreto Covid in vigore dal 6 agosto.



SARDEGNA, LA ZONA GIALLA SARÀ REALTÀ IN CASO DI UN ULTERIORE RICOVERO: SITUAZIONE LIMITE

Peraltro, non è unicamente il numero assoluto dei ricoverati a incidere sul destino “cromatico” della Sardegna, bensì anche la capacita di accoglienza presso le terapie intensive. In tutta la regione sono disponibili complessivamente 196 posti letto e fino a ieri, lunedì 2 agosto 2021, i degenti in terapia intensiva erano 19. Di conseguenza, sarà sufficiente soltanto un altro ricovero per arrivare a 20 pazienti e, soprattutto, superare la soglia critica, sconfinando in zona gialla.

Sì, perché il decreto Covid prevede che si oltrepassi uno solo dei parametri “chiave” (incidenza, ricoveri ordinari e terapie intensive) per fare scattare la variazione di colore. Non preoccupa, in landa sarda, invece, la percentuale di ricoveri in area non critica (5%, decisamente distante dalla soglia massima del 15% individuata dai vertici nazionali).