Una ‘lezione’ al liceo durante un’assemblea degli studenti sul tema della democrazia e della partecipazione, ma è di fatto un monologo anti-Lega per l’interezza dell’incontro: è successo ieri al Liceo Fermi di Bologna con le Sardine protagoniste del dibattito in vista delle Elezioni Regionali 2020, chiamate come esempio di “buona politica” pur senza essere ancora un partito. «E’ fondamentale diffidare dalle facili semplificazioni della politica», hanno spiegato Giulia Trappoloni, Andrea Garreffa e Mattia Santori, tre dei fondatori del movimento anti-Lega e pro-Bonaccini che hanno però riempito piazze in tutta Italia sulla scorta dell’anti-salvinismo professato. Sono intervenuti al Circolo Arci “Benassi” di Bologna dove gli studenti del Fermi avevano organizzato un evento sulla partecipazione attiva: è stata una vera e propria “lezione” di anti-salvinismo con i racconti personali e politici delle tre sardine che si sono incrociati per illustrare ai ragazzi cosa volesse dire fare buona politica oggi, ovvero opporsi a Salvini e alla Lega. «Mi sono chiesto: è normale che subiremo una campagna elettorale di due mesi basata sull’insulto, sulla falsificazione, sulla mancata verità?», replica Santori alla domanda su cosa lo ha spinto a mettersi in gioco in questi ultimi tre mesi.
LA “LEZIONE” DELLE SARDINE
«Viviamo in una società in cui l’ingiustizia c’è, si cela, ma nessuno la vede», spiega ancora Santori nella “lezione” sulla democrazia proposta agli studenti bolognesi, mentre la sua sodale Trappoloni compie un parallelo tra M5s e movimenti ambientalisti pro-Greta Thunberg. Come riporta Bologna Today, «ci sono molte correlazioni nell’ottica di riscoprire il proprio corpo, trovare un nuovo linguaggio scendendo in piazza». Per i fondatori delle Sardine la chiave per “sopravvivere” nel marasma della politica è la concretezza e su quella provano a giocarsi tutto in questa campagna elettorale e poi chissà nell’immediato futuro (già è convocato un congresso nazionale post-voto per quello che ancora non è un partito). La concretezza passa per la costante sottolineatura della pericolosità di Salvini e della Lega, per i post su Facebook che invitano a rigettare lo «sciacallaggio mediatico contro le Sardine» e per l’immancabile Bella Ciao cantata al termine dell’incontro. Domani saranno in piazza a Bibbiano per provare a contrastare il comizio di Salvini, ma intanto è la Lega a segnalare come scorretto l’intervento delle Sardine nella scuola di Bologna, con anche la presenza di due politologi come Nadia Urbinati e Paul Ginsborg (padre dei Girotondi e del Popolo Viola anti-Berlusconi): «Sarebbe stato auspicabile un bilanciamento. La politica militante e di parte dovrebbe star fuori dalle aule», denuncia il consigliere Lega del Comune di Pianoro, Luca Vecchiettini.