Dopo il vertice a Roma con i 150 referenti delle Sardine, il “leader” Mattia Santori è uscito dal palazzo occupato dove nel maggio scorso l’Elemosiniere del Papa riaccese la corrente per le 400 famiglie di abusivi e ha spiegato il “programma” di quello che ancora viene chiamato un “non-partito”. «Tornare prima possibile nelle piazze: questo è l’obiettivo di questa riunione in cui ci siamo conosciuti», spiega Mattia Santori che aggiunge poi a In mezz’ora «Il nostro obiettivo è superiore a un italiano su 4». Su Facebook il gruppo 6000Sardine ha poi redatto il “programma” ufficiale, sunto di quanto detto ieri in Piazza da Santori e punto di partenza per l’azione politica (questa sì, innegabile) dei prossimi mesi: «Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a fare politica invece che fare campagna elettorale permanente. Pretendiamo che chiunque ricopra la carica di ministro comunichi solamente su canali istituzionali. Pretendiamo trasparenza nell’uso che la politica fa dei social network. Pretendiamo che il mondo dell’informazione protegga, difenda e si avvicini il più possibile alla verità. Pretendiamo che la violenza, in ogni sua forma, venga esclusa dai toni e dai contenuti della politica. Chiediamo alla politica di rivedere il concetto di sicurezza, e per questo di abrogare i decreti sicurezza attualmente vigenti. C’è bisogno di leggi che non mettano al centro la paura, ma il desiderio di costruire una società inclusiva, che vedano la diversità come ricchezza e non come minaccia». Santori ha spiegato che la prima riunione dei “capi-Sardine” si può riassumere con «passa dall’ascolto, dall’empatia, dalla non violenza, dall’accettazione delle diversità. E da un obiettivo comune: tornare sui territori subito. Continuare a presentare un’alternativa alla bestia del sovranismo e alle facili promesse del pensiero semplice. Continueremo a difendere la complessità. E lo faremo in maniera semplice, gratuita, creativa». (agg. di Niccolò Magnani)



VERTICE A ROMA IN PALAZZO OCCUPATO

E’ in corso una riunione fra i vertici delle Sardine. I 150 delegati che nella giornata di ieri hanno indetto una grande reunion in diverse città italiane, si sono ritrovati stamane a Roma presso il palazzo occupato di via Santa Croce in Gerusalemme numero 55 nella capitale. Si tratta del famoso edificio occupato da un centinaio di famiglie che durante la scorsa primavera venne “sbloccato” dall’elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajewski. Al termine della riunione, indicativamente attorno alle ore 14:00 è prevista la lettura di un comunicato. In occasione della giornata di ieri, uno dei leader, Mattia Santori, ha letto i sei punti su cui si basa il popolo delle Sardine: “Pretendiamo che chi è stato eletto vada a fare politica in sede istituzionale – le sue parole – e non campagna elettorale permanente”. E ancora: “Pretendiamo che chiunque ricopre la carica di ministro comunichi solo sui canali istituzionali. Pretendiamo trasparenza nell’uso che la politica fa dei social, sia economica sia comunicativa”. Quindi “Pretendiamo che il mondo dell’informazione protegga, difenda e traduca questo sforzo in messaggi fedeli ai fatti”. “Pretendiamo che la violenza venga esclusa dai toni e dai contenuti della politica in ogni sua forma. E’ il momento che violenza verbale venga equiparata alla violenza fisica”. Infine l’ultima richiesta: “di ripensare al decreto sicurezza”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SARDINE, MANIFESTAZIONE A ROMA: “CI RIVEDIAMO A GENNAIO”

E’ riuscita la prima grande manifestazione organizzata dal popolo delle Sardine. Ieri a Roma si sono ritrovati a migliaia, 35mila per la questura, 100mila per gli organizzatori, e a piazza San Giovanni è stata una vera festa fra “Bella Ciao” e l’Inno di Mameli. Presente ovviamente anche Mattia Santori, il volto più noto dello stesso popolo, nonchè uno dei suoi fondatori, che ha spiegato: “L’idea era riempire la Piazza e cambiare un po’ la percezione della politica in questi anni. Direi che l’obiettivo è stato raggiunto”. Santori ha aggiunto: “Esattamente un mese fa la piazza di Bologna lanciava un segnale che era anche un grido di speranza, quando la bestia del populismo fa campagna sul tuo territorio hai due scelte: stringerti o perderti. La piazza di Bologna ha scelto di stringersi e dire: qui non si passa. Siamo a 113 piazze e il segnale si è amplificato e ha assunto diverse forme”. Sempre nella giornata di ieri, a Roma, si è tenuto un incontro fra i coordinatori delle Sardine “per programmare la nuova ondata di gennaio“. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SARDINE, MANIFESTAZIONE A ROMA: BANDITI TUTTI I SIMBOLI

Sale altissima l’attesa per la manifestazione delle Sardine che si terrà quest’oggi, dalle ore 15:00, in quel di Roma. Gli organizzatori parlano di un grande evento, “una festa contro l’odio e per i valori antifascisti e costituzionali”. Il popolo delle sardine è un “non-partito”, come amano definirlo gli stessi creatori, e di fatti oggi saranno banditi tutti i simboli politici ad eccezione ovviamente delle sardine. Il movimento che sta nascendo in questi mesi non piace a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni, ma ha trovato molti altri ammiratori, a cominciare dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che parlando nelle scorse ore da Bruxelles, dove era in corso il Consiglio Europeo, ha affermato: “È un movimento che mi procura simpatia, c’è voglia di partecipazione, non vedo perché dovremmo essere preoccupati da queste manifestazioni di cui colgo tutta la positività”. Il premier ha poi aggiunto: “quando e se lo vorranno, troveranno un presidente del Consiglio molto disponibile a incontrarli, a confrontarsi con loro, a parlare e a discutere”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SARDINE, OGGI MANIFESTAZIONE A ROMA: CI SARA’ ANCHE PAOLA TURCI

Stando a quanto annunciato in un’intervista sulle colonne nazionali de “La Stampa”, anche la cantante Paola Turci, in gara all’ultimo Festival di Sanremo, sarà quest’oggi in piazza a Roma per l’attesissimo appuntamento delle Sardine. “Seguo con curiosità questo movimento – ha confessato l’artista – e mi piace l’idea di partecipare a questo risveglio delle coscienze, utile a scuotere una classe politica bloccata da slogan, algoritmi, becera propaganda”. Un’ulteriore promozione a pieni voti per le Sardine, dopo quella di Michele Santoro. “Questi ragazzi – ha proseguito l’autrice di tanti successi della musica italiana – non devono proporre nulla, anzi: il loro ruolo è quello di far scendere la gente in piazza con un linguaggio civile. Il loro messaggio di civiltà e democrazia è fortissimo”. Così come il desiderio, neanche troppo celato, secondo Paola Turci, “di ribadire il concetto di antifascismo”, una mossa mai troppo scontata e indispensabile per arginare pericolose derive che potrebbero palesarsi in uno scenario, quello politico italiano, che definire “ingarbugliato” pare quasi eufemistico e oltremodo generoso. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

MICHELE SANTORO: “CI SARÒ ANCH’IO”

Ci sarà anche il noto conduttore Michele Santoro, oggi a San Giovanni, per l’attesa manifestazione a Roma del popolo delle Sardine. Intervistato dall’Huffington Post ha spiegato: “Si, certo che ci vado. Perchè mi piace questo popolo? Perché c’è una domanda importante alla quale non riuscivamo a dare una risposta. E la domanda è: dove sono finiti quei milioni di persone che avevano messo alle finestre le bandiere arcobaleno durante la guerra in Iraq, i girotondi, il movimento ecologista presente in mille parti d’Europa? Ecco, per me le sardine danno una risposta a questa domanda. Questa gente esiste ancora, quello che non c’è più è un tramite con le organizzazioni della politica”. Secondo Santoro le Sardine hanno spalancato le finestre e hanno fatto entrare la luce nella casa di quelle persone che negli ultimi tempi erano rimaste ferme e demoralizzate. “Ma ti rendi conto – si domanda Santoro – che una volta eravamo un laboratorio politico studiato in tutto il mondo e adesso siamo fermi? Le classi dirigenti non ricercano nuove vie, perché sono vecchie loro”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SARDINE OGGI A ROMA: TUTTO PRONTO PER LA MANIFESTAZIONE

Dopo gli eventi di Milano e di Torino, manifestazione delle Sardine a Roma: oggi, sabato 14 dicembre 2019, appuntamento in piazza di Porta San Giovanni dalle ore 15.00 alle 19.00. Pullman da tutti Italia per portare nella Capitale almeno 10 mila persone, ma il flusso di presenze potrebbe essere ben superiore: basti pensare che a Firenze erano 40 mila i giovani in piazza. Autorità al lavoro per consentire lo svolgimento dell’evento: sin dalle prime ore del mattino partiranno i divieti di sosta nei pressi della basilica di San Giovanni. Ma non solo, spiega Il Messaggero: la Questura potrebbe optare per la chiusura di alcune strade limitrofe. Dalle 16.00 verrà disposta la chiusura della fermata San Giovanni della Metro A e della Metro C, che riaprirà presumibilmente in serata, al termine della manifestazione delle Sardine. Vi terremo aggiornati sulla situazione della viabilità: attesi disagi al traffico.

SARDINE, MANIFESTAZIONE A ROMA: NO A CASAPOUND

Negli ultimi giorni si è parlato molto del “caso Casapound”: il movimento di destra aveva aperto alla partecipazione alla manifestazione di Roma delle Sardine, trovando appoggio in Stephen Ogongo. “Plenipotenziario” delle Sardine capitoline, il 45enne aveva affermato ai microfoni de Il Fatto Quotidiano: «Chiunque vuol scendere in piazza è il benvenuto. Che sia di sinistra, di Forza Italia o di CasaPound. Ai paletti penseremo dopo». Di diverso avviso il fondatore del movimento Mattia Santori, che ha sottolineato ai microfoni di Agi: «I militanti di Forza Nuova o di Casapound penso non verranno ma in caso contrario qualche decina di guastatori non riuscirà a rovinare la festa poi se vogliono partecipare ad una manifestazione antifascista in cui si canta ‘Bella Ciao’ organizzata da un ragazzo di colore che lotta per lo ‘Ius Soli’, hanno un problema interno».

SARDINE A ROMA, TANTI VIP PRESENTI

«Ci sono arrivati vari endorsement o annunci di partecipazione dal mondo politico, artistico, culturale, e religioso. Ci fa piacere, perché l’obiettivo da sempre è metterci la faccia e uscire allo scoperto», ha spiegato Mattia Santori ai microfoni di Agi. E saranno numerosi i volti noti che prenderanno parte alla manifestazione capitolina. A partire da Erri De Luca: «Mi piacciono le Sardine e domani sarò in piazza con loro a Roma. Dall’esterno capisco poco: voglio andare di persona ad ascoltarli, mi piacciono molto, lo considero un movimento costituzionalista, difendono materialmente la Costituzione», le sue parole a Un giorno da pecora. Alba Parietti non parteciperà per motivi di lavoro ma sarà «lì in piazza con il cuore. A chi dice che le Sardine non hanno senso, rispondo con le parole di Gaber: ‘Libertà è partecipazionè, esserci e far sentire la propria voce anche silente’», ha spiegato a Adnkronos. Presente, invece, Paola Turci: «Ci stiamo scrivendo con le mie amiche in queste ore. Vorrei partecipare a questo risveglio delle coscienze, per scuotere una classe politica bloccata da slogan, algoritmi, becera propaganda», ha detto a La Stampa. Dopo Romano Prodi e Roberto Saviano, le Sardine continua a collezionare vip…