L’intervista delle Sardine al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri è diventata un caso. Il movimento ha sempre dichiarato di non essere legato ad alcun partito, però quello di Mattia Santori è sembrato uno “spot” al governo, pure malriuscito considerando i numeri registrati. L’intervista è stata trasmessa in video streaming sulla pagina Facebook “6000 sardine”. Santori ha riepilogato il curriculum di Gualtieri, si è complimentato con lui per la sua carriera ed è partito con un monologo intriso di lodi. Nei 50 minuti di intervista, però, non si fa alcun riferimento ai commercianti e imprenditori che hanno dovuto chiudere a causa dei ritardi negli aiuti statali. Il Dl Rilancio era previsto ad aprile, ma è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo qualche giorno fa. Nessuna obiezione sulla macchina statale, anzi altri elogi. Due minuti di complimenti al premier Giuseppe Conte e al governo. Santori ha affermato che Conte «ha chiesto una diminuzione dello stipendio». Poi ha dichiarato: «Devo dire che è anche bello poter parlare con un ministro dell’Economia che spiega quello che fa. Grazie per il lavoro che fate, a prescindere dai colori politici. Mi accuseranno di essere filogovernativo, ma a volte bisogna andare oltre i colori».
SARDINE, SANTORI E GLI ELOGI A GUALTIERI E GOVERNO
Mattia Santori avrebbe potuto chiedere al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri cosa intende fare il governo con le tasse che per ora ha semplicemente sospeso. Invece dall’intervista emerge l’immagine di un governo che rasenta la perfezione. «Una risposta senza precedenti» quella messa in campo dal governo, pari a «quasi il 5% del Pil di aumento spesa pubblica». Ma Gualtieri ha anche spiegato nell’intervista delle Sardine che la crisi economica causata dal Covid-19 ha avuto un impatto differenziato, per il quale le risposte dovevano essere “tarate”. «È chiaro che i dipendenti pubblici hanno avuto disagi e limitazioni ma hanno mantenuto il loro stipendio e in alcuni settori hanno pure aumentato il reddito disponibile». Discorso diverso per i lavoratori autonomi: «C’è stato un drastico calo del reddito», quindi il governo ha dovuto «costruire gli strumenti che non esistevano nella cassetta degli attrezzi». Il riferimento è, ad esempio, al bonus da 600 euro.