L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, intervistato dal quotidiano Le Figaro, ha parlato della sua opinione sull’attuale conflitto geopolitico tra Europa-Nato e Russia, nello scenario internazionale che si è creato a causa della guerra in Ucraina, sostenendo che “Abbiamo bisogno della Russia, così come la Russia ha bisogno di noi“. Chiarendo anche qual è la sua personale visione dell’approccio necessario per la fine dei combattimenti, e cioè quello della diplomazia. Serve “stringere accordi a cercare una risoluzione attraverso il dialogo con Putin, altrimenti, senza compromessi corriamo il serio rischio che la situazione diventi presto ingestibile con conseguenze disastrose“.
Le critiche dell’ex leader sono rivolte soprattutto all’atteggiamento dell’Europa che “finanzia una guerra senza condurla” e soprattutto senza “chiarire quale sia la strategia“. Ma d’altra parte non sostiene Putin, definendo l’operazione militare di aggressione in Ucraina “un fallimento” perchè “La Russia resta la ‘vicina dell’Europa’, nonostante una lunga storia di posizioni politiche nettamente in disaccordo”.
Sarkozy “Giusta intuizione di Macron per mediare con Putin, ma poi si è arreso alla linea dura dell’Ue”
Nell’intervista al quotidiano francese Le Figaro, Sarkozy ha parlato anche nello specifico della politica francese, criticando l’attuale presidente Emmanuel Macron che inizialmente era convinto nel seguire la strada della diplomazia con la Russia, alla quale ha poi rinunciato a causa delle “continue pressioni da parte dei paesi dell’Est Europa“. All’inizio infatti Macron si era impegnato conducendo lunghe trattative telefoniche a mediare con Putin e a cercare di convincerlo a cambiare strategia. Secondo Sarkozy “la sua intuizione era giusta”, peccato che poi invece abbia cambiato nettamente posizione cedendo alla “linea dura” imposta dall’Ue e sostenendo l’Ucraina fino alla fine”.
Questo sarebbe avvenuto in seguito alle proteste delle nazioni dell’Est, specialmente dalla Polonia, che ha sempre chiesto di non portare avanti alcun negoziato, criticando qualsiasi possibile apertura diplomatica nei confronti di Mosca. Secondo l’ex politico invece “c’è bisogno di più azione per chiudere il conflitto senza conseguenze“, ma questo, dice, non è nelle intenzioni di Macron che “pensa di essere padrone del tempo, mentre il tempo invece non ci appartiene“, ma poi conclude “La vita è breve e il mandato di un Presidente lo è ancora di più“.