SARKOZY, CONDANNA DEFINITIVA PER CASO BISMUTH

Condanna definitiva a 3 anni di carcere per Nicolas Sarkozy per il caso Bismuth: la Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi dell’ex presidente francese, rendendo esecutiva la pena che prevede anche un anno di braccialetto elettronico e tre di ineleggibilità. L’ex capo dello Stato della Francia, a pochi giorni dall’apertura di un altro processo per la vicenda dei presunti finanziamenti libici alla sua campagna presidenziale del 2007, è stato giudicato definitivamente colpevole per corruzione e traffico di influenze.



La sentenza, che finora era sospesa, sarà quindi esecutiva, per cui Sarkozy dovrà presentarsi davanti a un giudice dell’esecuzione della pena per l’applicazione del braccialetto elettronico. La convocazione dovrebbe arrivare entro massimo un mese: il giudice stabilirà termini e condizioni del braccialetto elettronico, che però verrà applicato in un secondo momento.



Il suo legale, come riportato da Le Monde, ha già fatto sapere che, pur rispettando la sentenza, si rivolgerà alla Corte europea dei diritti dell’uomonelle prossime settimane” per “ottenere il rispetto di quei diritti che i giudici francesi gli hanno negato“. Ma questo ricorso non fermerà l’applicazione delle sanzioni imposte. Comunque, la difesa potrebbe chiedere subito la libertà condizionata, in base a quanto prevede la legge per chi ha 70 anni, ma la decisione nel merito spetterà al giudice dell’esecuzione della pena.

CASO BISMUTH: CONDANNATI ANCHE UN AVVOCATO E UN GIUDICE

Il caso Bismuth scoppiò dieci anni fa, quando Nicolas Sarkozy venne accusato, con il suo storico legale Thierry Herzog, di aver raggiunto un accordo “corruttivo” con Gilbert Azibert, un giudice della Cassazione, affinché passasse informazioni e cercasse di condizionare un ricorso presentato da Sarkozy nel caso Bettencourt, in cambio di una “spinta” per un incarico onorario. I tre imputati sono stati tutti condannati ed è stata comminata loro la medesima pena, ma nel caso dell’avvocato è stato disposto il divieto di indossare la toga per tre anni.



Tutti e tre avevano sostenuto la loro innocenza fin dallo scoppio dello scandalo, presentando ricorsi su ricorsi e sollevando diverse argomentazioni, esaminate nell’udienza del 6 novembre scorso, al termine della quale la decisione è stata presa con riserva. Oggi è stata emessa la sentenza. Nel 2025, la Corte di Cassazione dovrà pronunciarsi su un altro ricorso di Sarkozy, quello contro la condanna a un anno di carcere nel caso Bygmalion relativo alle spese eccessive della sua campagna elettorale del 2012.