La Russia ha provato nelle scorse ore per la prima volta un nuovo missile balistico intercontinentale, il cui nome è Sarmat. Il lancio, come riportato da Il Tempo, è stato effettuato alle 15:12 ore locale dal cosmodromo di Plesetsk, nella regione di Arkhangelsk: l’operazione è riuscita e nei prossimi giorni ci saranno altri test programmati, poi il razzo sarà messo a disposizione delle forze armate.



L’arma si preannuncia pericolosissima. A rivelarlo è stato il Ministero della Difesa russo, che ha sottolineato come non soltanto abbia una potenza ipersonica capace di arrivare a colpire Paesi molto lontani dal luogo del lancio, ma anche di “penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura” in quanto “non intercettabile”. Le immagini dei test effettuati nelle scorse ore, fatte trapelare volutamente dal Cremlino come avvenuto anche anni fa in Corea del Nord, destando preoccupazione nell’Occidente, che è stato minacciato dallo stesso presidente Vladimir Putin in modo per nulla velato.



Sarmat, nuovo missile balistico intercontinentale della Russia: le minacce di Vladimir Putin

A preoccupare il mondo occidentale, oltre alle immagini del primo lancio di Sarmat, nuovo missile balistico intercontinentale della Russia, ci hanno pensato anche le parole con cui il presidente Vladimir Putin lo ha presentato. “Quest’arma sarà una garanzia di difesa per il Paese contro le attuali minacce e farà riflettere coloro che ci stanno minacciando”, ha affermato.

Le sue brevi dichiarazioni si sono susseguite ad una nota emessa da Mosca in merito alla riuscita dei test. “Gli obiettivi del test di lancio sono stati pienamente raggiunti e le specifiche di performance previste sono state confermate in tutte le fasi del volo. Il lancio è stato il primo di una serie programmata, una volta che il programma sarà completato, il sistema missilistico Sarmat entrerà in servizio nelle Forze Missilistiche Strategiche”, questo quanto si legge.