Maurizio Sarri compie l’ennesimo scivolone in conferenza stampa

alla vigilia di Milan Juventus, clicca qui per il video. Quando gli chiedono se sente la pressione, spiega: “Se non volevo essere messo sotto esame facevo la domanda alle Poste”. Una battuta che ha fatto il giro del web e alzato ancora una volta la polemica attorno a un tecnico che sembra aver perso completamente la situazione di mano. Ora ad attenderlo c’è l’andata della semifinale di Coppa Italia che si disputerà domani sera a San Siro. Dopo le due sconfitte nelle ultime tre giornate di campionato, arrivate contro Napoli e Verona, infatti la situazione sembra essersi molto complicata con le voci di un possibile esonero e di un Massimiliano Allegri pronto a tornare. Il tecnico è chiamato a un mese di ferro, di certo con questo atteggiamento però non si andrà molto lontani.



Sarri battuta sulle Poste, la risposta della società

La battuta di Maurizio Sarri sulle Poste Italiane ha portato il tecnico di nuovo al centro dell’attenzione, una gaffe che non è scappata di certo alla società postale italiana. Sul profilo Twitter di Poste Italiane possiamo leggere: “Invitiamo il signor Sarri a dedicare qualche minuto del suo prezioso tempo per informarsi che Poste è la più grande azienda del Paese, che viene scelta da giovani laureati come una tra le aziende più attrattive per lavorare. E’ riconosciuta tra le prime 500 aziende al mondo per la qualità della vita lavorativa, che ha realizzato una tra le migliori performance di borsa del 2019 e che si colloca al terzo posto mondiale tra le aziende italiane per immagine e reputazione. Gli esami dunque, a differenza di quanto dice Sarri, alle Poste ci sono eccome”. Vedremo se arriveranno le scuse del tecnico della Juventus che stavolta l’ha combinata davvero grossi.



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