Una battuta infelice. C’è anche questo dietro le tensioni tra i giocatori della Juventus e Maurizio Sarri. A rivelare il retroscena è il Corriere della Sera, che ha ricostruito la vicenda. Era il 21 luglio 2019 e la squadra bianconera alla fine del primo tempo perdeva 1 a 0 con il Tottenham, giocando peraltro malino. L’allenatore è entrato negli spogliatoi e se ne è uscito con una sfuriata: «Ma come ho fatto a perdere due scudetti contro di voi». Una battuta non riuscita, peraltro non l’unica della stagione. Quelle parole non sono piaciute a qualcuno. Di sicuro non sono state un buon inizio. Nonostante ciò qualcuno nel gruppo si affida al “Comandante”, in particolare Miralem Pianic, Douglas Costa e Paulo Dybala. Il primo però ha giocato poco nella seconda parte della stagione, il secondo è diventato il 12° uomo (quando non era fermo per infortunio), quindi solo il numero 10 si è “rigenerato”. Non a caso il brasiliano ha messo “like” al post dell’esonero di Sarri insieme a Emre Can e Mario Mandzukic, tagliati quasi subito.
JUVENTUS E SARRI, STORIE DI TENSIONI E MALUMORI
Non si può parlare di fallimento tecnico, ma qualcosa nello spogliatoio della Juventus non andava. Tra l’ormai ex allenatore Maurizio Sarri e i giocatori è mancato feeling, lessicale e “spirituale”. Bravo nell’ideare tattiche e movimenti, il tecnico toscano non è stato invece in grado di creare empatia. Cristiano Ronaldo, ad esempio, lo avrebbe sopportato a fatica perché, spiega il Corriere della Sera, Sarri ne “sabotava” il talento chiedendogli sempre di giocare a due tocchi. Pare che a Douglas Costa desse fastidio che fumasse vicino allo spogliatoio, mentre ad altri che gli scappasse qualche parolaccia. C’è stato poi un “rigetto tecnico”, quel dover difendere sempre a zona, anche sui calci d’angolo. E poi ci sono i leader come Gigi Buffon, per il quale Sarri si era speso. Ma pare che l’allenatore abbia confidato ad un amico che il portiere parlava negli spogliatoi solo quando giocava. E quel silenzio deve evidentemente essersi fatto solitudine per l’allenatore sostituito con Andrea Pirlo.