Il settore della logistica è in continua evoluzione, tra sfide legate al nuovo contesto geopolitico (in primis l’introduzione dei dazi che nel settore alimentare metterebbero in difficoltà molte filiere) e quelle legate a innovazione e digitalizzazione. In questo contesto, Number 1, leader della logistica nel grocery, annuncia un’importante acquisizione che segna un passo strategico per l’azienda, rafforzando la sua posizione e ampliando la sua capacità operativa.
Se il 2024 ha rappresentato per l’azienda un anno di sviluppo, ma anche di forte tensione sui margini operativi, il 2025 si apre con un segnale positivo di crescita e investimento. Ne parliamo con Renzo Sartori, Presidente di Number 1 Holding, per capire i dettagli dell’operazione e le prospettive future del settore.
Quali sono i dettagli economici dell’operazione?
Risposta: Si tratta di un’operazione strategica di acquisizione delle attività italiane di FM Logistic, che continuerà a rimanere uno dei principali attori della logistica in Francia e a livello internazionale. L’acquisizione ci consente di rafforzare la nostra posizione nel settore della logistica, in particolare nel segmento della Beauty Care e nella logistica a temperatura controllata.
Quanti hub vi cede FM Logistic?
L’accordo prevede il passaggio a Number 1 di due hub strategici, quello di Capriata D’Orba (AL) 45 mila mq di magazzino per circa 83 mila posti pallet e quello di Vellezzo (PV) 72 mila mq e circa 110 mila posti pallet che migliorano la capillarità del nostro servizio.
Qual è stato il percorso che ha portato a questo risultato?
L’accordo è il risultato di mesi di trattative e analisi strategiche. La crescita nel settore della logistica non può avvenire senza operazioni di fusione e acquisizione. Le sfide attuali (dalla sostenibilità alla digitalizzazione, fino alla complessità delle supply chain) richiedono aziende strutturate e di grandi dimensioni, capaci di investire in innovazione e ottimizzazione dei processi. In questo contesto, il modello “piccolo è bello” non è sostenibile: per rimanere competitivi è necessario ampliare le proprie capacità operative, espandere la rete e migliorare l’efficienza attraverso sinergie strategiche, questa operazione nasce da queste premesse.
Quale crescita di fatturato prevedete con questa acquisizione?
Stimiamo una crescita di 60 milioni di euro di fatturato con un impatto positivo sulla nostra performance complessiva. L’integrazione delle nuove attività porterà benefici sia in termini di volumi sia di efficienza operativa e ci permetterà di raggiungere un market share di oltre il 25%.
Assorbirete l’organico italiano di FM Logistic o saranno necessarie nuove assunzioni?
Sì abbiamo assorbito l’intero organico, oltre 200 dipendenti che vanno ad aggiungersi agli attuali 2.000. Siamo e vogliamo rimanere un’azienda attenta al territorio e che mette al centro la persona, il nostro obiettivo è valorizzare le competenze esistenti e garantire continuità operativa, ma in un’ottica di crescita potrebbero esserci opportunità di inserimento per nuove risorse.
Guardando al 2025, quali prospettive vede per il settore della logistica?
Il settore sta affrontando una fase di grande trasformazione, con sfide legate alla sostenibilità, alla digitalizzazione e alla gestione delle catene di approvvigionamento in un contesto geopolitico complesso. La filiera del food guarda con preoccupazione allo scenario internazionale, in particolare alla sfida che potrebbe rappresentare l’introduzione dei dazi, che se anche al 10% potrebbero compromettere la marginalità di intere filiere che in questi anni sono cresciute sull’export e nei mercati americani, che rappresentano uno sbocco importante per l’agroalimentare che vale quasi 8 miliardi. Si parla di guerra commerciale e davvero non ne abbiamo bisogno, serve pace per crescere e questo momento rappresenta una grande sfida che vinceremo solo rimanendo uniti e facendo sinergia.
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