Sabbia non conforme: per questo motivo i carabinieri forestali della Spezia hanno sequestrato più di un chilometro di spiaggia a Marinella di Sarzana. Come evidenziato dai colleghi dell’Ansa, è stata requisita anche la sabbia con cui doveva essere fatto il ripascimento dell’arenile.

Secondo quanto evidenziato dalle autorità, il materiale non avrebbe le dimensioni idonee per l’utilizzo in quell’area di Sarzana, sottoposta a vincolo paesaggistico. Entrando nel dettaglio, erano stati prelevati 30 mila metri cubi di sabbia nei pressi del vicino fiume Magra.



Sarzana, sequestrata spiaggia per sabbia non conforme

In una nota, i Forestali hanno sottoposto a sequestro le aree interessate dal progetto di ripascimento finanziato dalla Regione Liguria, ovvero “un tratto di costa lungo circa milleduecento metri a partire dal confine con la regione toscana fino al confine con il Comune di Ameglia e l’area oggetto del deposito della sabbia dragata nel 2015 dal fiume Magra e depositata lungo l’argine”. Nel corso della realizzazione dei lavori, è stato confermato che il materiale dragato non ha le dimensioni corrette ad essere utilizzato per il ripascimento della spiaggia di Marinella di Sarzana. I dati forniti dagli esperti di Arpal hanno accertato che la granulometria del materiale non è quella consentita dalla legge per il sito in cui ricade il litorale oggetto di intervento.



I carabinieri della Forestale hanno inoltre sottolineato che “le indagini sono nate inseguito a numerose segnalazioni pervenute ai Carabinieri forestali da parte di cittadini che lamentavano la presenza sul litorale di materiale che rendeva per larghi tratti fangosa la sabbia e torbide le acque antistanti il litorale creando un vero e proprio danno ambientale“. Non è tardata ad arrivare la presa di posizione della struttura commissariale della Regione, pronta a chiedere la revoca del sequestro della spiaggia di Marinella di Sarzana. Il provvedimento – si legge – pare del tutto “sproporzionato rispetto alla portata delle indagini in essere: “Il Dipartimento Ambiente, Difesa del Suolo e Protezione Civile di Regione Liguria è a totale disposizione degli inquirenti, convinti di poter chiarire quanto prima questa vicenda, così come siamo certi faranno i due dipendenti della Difesa del Suolo regionale che risultano ad oggi indagati”.