Dopo due settimane di agonia è morto il 66enne ferito lo scorso 3 marzo, a seguito di una violenta lite scoppiata di fronte alla scuola elementare di corso Trinità, centro storico di Sassari (Sardegna). A darne notizia in queste ultime ore sono numerosi organi di informazione online, a cominciare dall’agenzia Ansa e dall’Unione Sarda. Non ce l’ha fatta quindi il signore anziano che poco meno di due settimane fa si era recato presso la scuola suddetta per riportare a casa il suo nipotino. In quell’occasione, il nonno aveva strattonato e sgridato lo stesso nipote, ed era stato ripreso per quel gesto da alcuni genitori. In breve tempo, dal battibecco si era passati ad una vera e propria lite, e fra coloro che era intervenuti anche un uomo di 35 anni, molto probabilmente anch’egli in attesa di recuperare un bambino da scuola. Questi avrebbe colpito il 66enne per difendere la propria fidanzata, e colpendolo, l’uomo era caduto violentemente a terra, sbattendo la testa contro il marciapiede.
SASSARI, MORTO IL NONNO DI 66 ANNI PICCHIATO: FORZE DELL’ORDINE INDAGANO
Pochi minuti dopo erano intervenuti gli uomini del 118, che avevano rinvenuto il nonno in condizioni disperate, per poi portarlo presso l’ospedale cittadino. Oggi è giunta la notizia del suo decesso, e di conseguenza, per il 35enne che l’ha colpito, è scattata l’accusa di omicidio preterintenzionale: l’uomo è indagato per aver colpito il nonno, uccidendolo, ma senza aver alcuna intenzione di farlo. Secondo quanto raccolto dagli investigatori locali, sarebbe stato lui ad “offendere” fisicamente il signore anziano, e il colpo “fatale” sarebbe stato un calcio che avrebbe fatto cadere a terra lo stesso. Un epilogo decisamente drammatico per una vicenda che lascia decisamente perplessi, a cominciare dal non comprendere come si sia potuti passare in breve tempo da una lite verbale ad una fisica. Toccherà alle forze dell’ordine ricostruire con esattezza quanto accaduto.