Il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, si è schierato contro il Pd per le promesse elettorali in vista delle votazioni di settembre 2022. In particolare, a Sasso preme il tema dell’aumento salariale dei docenti, che rientra fra i punti del programma elettorale del partito guidato da Enrico Letta. Un punto che non è andato proprio giù al sottosegretario all’Istruzione, che ha ricordato come fu proprio lo stesso leader del Partito Democratico ad eliminare il conteggio della progressione stipendiale degli insegnanti, costringendoli dunque ad dover dire addio all’aumento salariale.
Come riporta OrizzonteScuola, Sasso ha affermato: “Il Partito Democratico continua a prendere in giro i docenti promettendo loro aumenti stipendiali: sfacciati, spudorati e ipocriti. Fu proprio Enrico Letta, con il DPR 122/2013 quando era presidente del Consiglio, a cancellare l’intero anno 2013 dal conteggio della progressione stipendiale e della ricostruzione di carriera dei docenti assunti a tempo indeterminato”.
Sasso contro il Pd: “Letta ha creato un danno”
Rossano Sasso ha poi proseguito con le accuse ad Enrico Letta, spiegando che le sue scelte politiche nel 2013 hanno creato un danno per il personale docente che ancora oggi persiste: “Così facendo, Letta ha creato un danno per il nostro personale docente per centinaia di euro che si perpetua ancora oggi. Nonostante questo, ha la faccia tosta di promettere in campagna elettorale un aumento”.
Da parte del sottosegretario all’Istruzione, infine, un messaggio direttamente al leader del Pd in vista delle elezioni 2022: “Caro Letta, i nostri docenti percepiscono stipendi da fame anche per colpa tua e di quella sinistra che ha governato negli ultimi 10 anni senza mai vincere le elezioni. Pensa pure al Ddl Zan, allo ius soli, a favorire l’immigrazione, ma lascia perdere la scuola e soprattutto non sprecare il tuo tempo e il prezioso inchiostro dei giornali a tua disposizione per cercare di prendere in giro una categoria che tu e il tuo partito per primi avete affossato”.