Entra di diritto nella storia il pugile messicano Saul Canelo Alvarez, che nella notte appena passata si è laureato campione del mondo della box per i mediomassimi, conquistando così la sua quarta corona iridita in altrettante categorie. Un doppio salto dai medi, e un titolo mondiale in tre pesi differenti che, come ricorda Repubblica, non si vedeva da 80 anni, precisamente dai tempi di Henry Armstrong, che nel 1938 ottenne il titolo piuma, leggeri e poi welter. Ad avere la peggio nella notte di Las Vegas è stato il pugile russo Sergei Kovalev, andato al tappeto all’undicesimo round del mondiale Wbo. Sorride Alvarez sia per il terzo titolo ottenuto (detiene infatti già le cinture di medi e supermedi), ma anche per il bottino in denaro che si porta a casa, ben 35 milioni di dollari al netto di sponsor e tv di stato (il suo avversario si deve “accontentare” di 12 milioni).
SAUL CANELO ALVARZ “IL PIANO ERA DI AVERE CALMA…”
Una gara non semplice quella di Alvarez, visto che di fronte si è trovato l’esperto pugile 36enne, più alto di lui di ben dieci centimetri, e che ha utilizzato più volte il jab sinistro. Alvarez è stato comunque bravo a incassare e a reagire, piazzando diversi montanti poi risultato decisivi. “Il piano era di avere calma – le parole del campione del mondo al termine del match – lui è un grande pugile e non potevo forzare troppo i tempi. Il match è stato intenso, dovevo saper sfruttare il momento giusto”. A mandare ko il russo, un gancio sinistro tremendo, quindi un successivo destro, che ha fatto terminare l’incontro all’undicesimo round. “Canelo è veramente un grande campione – ha commentato a caldo lo stesso Kovalev – lo ringrazio per questo incontro. Ho per lui un enorme rispetto. Non è che un altro passo avanti della mia carriera. – ha aggiunto e concluso – vi chiedo di avere pazienza, perché Canelo farà la storia. Ve lo garantisco”.