Un Roberto Saviano come sempre agli antipodi del Centrodestra sul tema migranti e Sud Italia ma anche, più irrituale, del tutto in contrasto alla gestione della pandemia Covid-19 da parte del Governo Conte. Tutto questo è stato ieri lo scrittore partenopeo nel suo intervento a “Cartabianca”, partendo ovviamente dall’attualità del possibile nuovo lockdown di Natale: «Il governo non è all’altezza. Tutto quello che era possibile sbagliare è stato sbagliato. Quasi con scientificità. La gestione della seconda ondata è stata un disastro. Ora sono molto preoccupato per la distribuzione e somministrazione del vaccino», spiega Saviano incalzato dalla conduttrice Bianca Berlinguer. Non si può imporre un nuovo lockdown, una nuova zona rossa per i cittadini «senza una vera compensazione economica»; Saviano non la cita ma quanto sta facendo la Germania con il ristoro del 90% alle aziende durante il lockdown è esattamente il quadro di riferimento della critica mossa dallo scrittore di Gomorra.
SAVIANO, IL SUD E I MIGRANTI
Secondo Saviano serve una vera alternativa al guadagno per i cittadini italiani, non è possibile chiudere tutto con ristori inefficaci: «Il problema non è il covid in sé ma la gestione politica del covid. La situazione italiana è unica per drammaticità e disorganizzazione». Dal lockdown al Recovery Plan, il passaggio è breve nella critica durissima dello scrittore contro il Governo Conte: «Continuo ad avere dubbi su come il governo possa far ripartire il Paese con i 209 miliardi. Non ho visto spese per contrastare la criminalità. In questo momento l’usura si sta mangiando il Paese». Ed è poi sul Mezzogiorno e la situazione di perdurante crisi da ben prima della pandemia Covid-19 che chiosa Saviano a fine intervista: «Papa Francesco dice “o ci salviamo tutti o non si salva nessuno”. Il Mezzogiorno sta morendo, sono emigrati tutti. Il Sud può ripartire solo dai migranti. Questo è il momento di accogliere bene, dando la possibilità di ripartire con l’aiuto dell’Europa».