È morta dopo due giorni di agonia in ospedale la 31enne Etleva Bodi, madre di quattro bimbi di origine albanese che sarebbe stata uccisa dal marito 41enne, Selami Bodi, la sera del 27 ottobre scorso a Savona mentre i figli si trovavano nell’abitazione. Il 30 ottobre, riporta Ansa, i medici avrebbero dichiarato la morte cerebrale della donna, per la quale non ci sarebbe stato nulla da fare a seguito del ricovero in condizioni critiche presso il reparto di Rianimazione del San Paolo. Il marito, arrestato poco dopo l’aggressione, ora dovrà rispondere di omicidio e i bambini sarebbero stati affidati ad uno zio.



Nelle scorse ore, il fratello della vittima, Erjon Kanolja, ha avviato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe con un apppello per sostenere la famiglia in questo terribile momento: “Rivolgiamo un appello a tutti gli albanesi e alle persone sensibili a questa disgrazia che ci è capitata affinché ci aiutino in ogni modo a portare in Albania il cadavere di nostra sorella e anche ad aiutarci in ogni modo per la riabilitazione che verrà fatta ai suoi quattro figli minorenni che ha lasciato“. Etleva Bodi sarebbe stata strozzata al culmine di una lite dal marito. “Vittima dei suoi malati episodi di gelosia“, ha scritto il fratello della 31enne. Il maggiore dei figli di Etleva Bodi ha solo 13 anni, ha spiegato l’uomo nel suo drammatico messaggio sul sito di crowdfunding dopo la tragedia che si è consumata nel quartiere Villapiana.



Etleva madre di quattro bimbi uccisa a Savona, le parole del sindaco dopo il femminicidio

Dopo la morte di Etleva Bodi, via social è intervenuto il sindaco di Savona, Marco Russo, che attraverso Facebook ha diffuso un messaggio di cordoglio alla famiglia della vittima sottolineando la scia di sangue che vede, ancora una volta, vittima una donna. “Oggi mi sono recato in obitorio a rendere omaggio alla salma di Etleva Bodi, per testimoniare la partecipazione della città a questo grave lutto – ha scritto il primo cittadino –. È il terzo caso di femminicidio a Savona nel giro di pochi mesi. Casi diversi tra loro, ma che hanno in comune la violenza sulle donne, vera piaga dei nostri tempi, che non può non interrogare profondamente la nostra comunità civile“.



Nel suo post, il sindaco Russo ha parlato di un dramma che segna l’intera comunità e ha annunciato il lutto cittadino: “Anche in questo caso disporremo l’abbassamento della bandiera in segno di lutto cittadino per sottolineare che si tratta di una tragedia che colpisce tutti e che riguarda la città intera. Tra poco si celebrerà la Giornata contro la violenza sulle donne, ma il nostro impegno contro questa piaga deve continuare ogni giorno dell’anno per non lasciare sole le donne e affinché si comprenda fino in fondo che l’amore non è possesso e non può essere violenza. In questa tragedia non possiamo non rivolgere un pensiero anche ai quattro bambini rimasti senza la loro mamma a causa di un’assurda violenza“.