Tragedia sulla spiaggia di Marinella di Selinunte, a Castelvetrano (Trapani), dove sono stati recuperati 5 cadaveri frutto di uno sbarco. Un’imbarcazione utilizzata per le tratte dal continente africano, si è spiaggiata sulla costa e la Guardia Costiera ha confermato il ritrovamento dei 5 corpi che sarebbero arrivati sulla spiaggia trasportati dalle correnti. Ora i mezzi della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza sono alla ricerca, nello specchio d’acqua antistante il luogo del ritrovamento, di possibili ulteriori vittime.



Mentre proseguono le ricerche in mare e a terra dopo il naufragio di Marinella di Salinunte, sono stati fermati 23 dei migranti a Menfi e altri 8 a Castelvetrano. L’imbarcazione si è arenata nei pressi della foce del fiume Belìce: il gruppo di migranti, dopo aver toccato terra, si è disunito: alcune persone si sono dirette verso Nord e altre verso Sud, spiega Sky Tg 24. Ora gli inquirenti sono a lavoro per ascoltare i superstiti nelle audizioni che verranno compiute nell’Agrigentino e nel Trapanese. I 23 migranti bloccati a Menfi saranno trasferiti alla tensostruttura di Porto Empedocle.



Sbarco a Marinella di Selinunte: il racconto di un superstite

“Stamattina mi ha chiamato il custode avvertendomi che c’era un migrante tunisino che piangeva, sono arrivato e mi ha riferito quanto era successo”, ha spiegato all’Ansa Giuseppe Rizzuto, gestore di un ristorante sul mare. L’uomo è stato il primo ad incontrare il giovane che sarebbe stato sull’imbarcazione oggetto dello sbarco di stamattina a Marinella di Selinunte. Il ragazzo ha percorso quasi 2 km a piedi per raggiungere il locale e lanciare l’allarme. “In lacrime mi ha raccontato che sono partiti tre giorni fa dalla Tunisia e a bordo c’erano almeno 60 persone, inclusi donne e ragazzi, ma prima di raggiungere la costa la barca si sarebbe quasi capovolta facendo cadere alcuni migranti in mare”, ha aggiunto il ristoratore.



Il superstite ha descritto a Rizzuto alcuni momenti tragici del naufragio: “Quelli caduti in acqua hanno cercato di aiutarsi tra di loro. Non appena lui ha toccato terra si è girato verso il mare vedendo 15 corpi galleggiare“. Il ragazzo è stato poi prelevato dai carabinieri: la sua testimonianza sarà importante per comprendere quanto accaduto a Castelvetrano, in provincia di Trapani.