PONTE MESSINA, L’APPELLO DELLA CISL DI SBARRA: “BENE IL DINAMISMO DEL GOVERNO”
«Ecco perché condivido il dinamismo del fare del Ministro Salvini: è da 30 anni che il Paese non cresce, non investe, non agevola produttività, non fa innovazione, perché troppo spesso ci si è misurati con una cultura del no!»: lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, intervenendo ieri all’evento di Messina “Il Ponte sullo Stretto. Infrastrutture e trasporti per unire l’Italia”, organizzato da Cisl, Filca e Fit. «Infrastrutture, trasporti, logistica costituiscono la premessa di qualunque piano di sviluppo e coesione, riguardano persone che vivono, lavorano, si muovono, contribuiscono allo sviluppo delle nostre comunità», ha sottolineato ancora il n.1 del sindacato bianco, sul tema degli investimenti in opere pubbliche in “opposizione” alle tante critiche e No degli altri sindacati nazionali (Cgil e Uil).
Secondo Sbarra il Ponte di Messina – avviato dal Governo Meloni grazie alla spinta del Ministro delle Infrastrutture e Traporti Matteo Salvini – «va inquadrato come una opera strategica, acceleratore di sviluppo e slancio per ulteriori infrastrutture che dovranno giocoforza essere di livello europeo». Come ha spiegato il sindacalista nell’intervista odierna a “Il Dubbio”, «Il tema oggi è quello di passare dalle parole ai fatti, lavorare a un progetto esecutivo sostenibile e coinvolgere anche il sistema privato nella individuazione dei fondi». Dal Ponte alle tante opere strategiche, l’imprinting dato in questi mesi dal Governo deve continuare a correre: «portare a compimento l’alta velocità, connettere le aree interne, riallineare a standard europei ferrovie, autostrade, come pure banda larga, portualità, acquedotti, risanamento idrogeologico. Vuol dire fare di Messina e Reggio Calabria un’unica area metropolitana, con importanti effetti non solo politici, amministrativi ed economici, ma anche organizzativi, che facciano emergere al Sud porti di quarta generazione: non solo quelli di Messina e Reggio, ma anche di Gioia Tauro, Napoli, Bari e Taranto che farebbero sistema tra loro attraverso i collegamenti stradale e ferroviari, crescendo tutti insieme».
SBARRA (CISL): BASTA CON L’IDEOLOGIA DEL NO! ITALIA FERMA DA 30 ANNI
Nella parte di discorso riportate sui social dal Ministro Salvini, Sbarra a Messina si scaglia contro la “cultura del No” che domina l’Italia ormai da oltre 30 anni: «Ci si è misurati con un’ideologia del no, con professionisti che si mobilitano sempre per ostacolare: no alla Tav, no al passante di Mestre, no alla Pedemontana lombarda, no alla Gronda di Genova (se l’avessero fatta quelle persone continuavano a vivere e non morire per il crollo del Ponte Morandi». Sempre il segretario generale Cisl inquadra da vicino il problema che attanaglia l’Italia produttiva, da Nord a Sud: «E poi ancora no all’alta velocità, no alla Tap in Puglia, no al Ponte sullo Stretto di Messina e se guardiamo alle vicende energetiche la musica non cambia», ovvero «no al nucleare, no al carbone, no ai rigassificatori, no ai termovalorizzatori… ma che razza di cultura politica e sociale!».
In chiusura, Sbarra chiede a tutti lo sforzo di poter sconfiggere le tante forze diffuse in questo Paese «che vorrebbero un’Italietta da cartolina illustrata mentre accumuliamo ritardi con i nostri Paesi competitor, ecco perchè è importante il segnale che si lancia. Ecco perché condivido il dinamismo del fare del Ministro Salvini». Il plauso all’intervento di Sbarra a Messina arriva anche dal Ministro Salvini che ha partecipato ieri al medesimo evento, invitato dalla Cisl: «Vi invito ad ascoltarlo. In un minuto, una spiegazione ineccepibile delle conseguenze di decenni di fallimentare politica dei NO. A darla è Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, che oggi (ieri, ndr), a bordo del traghetto Elio nel porto di Messina, ha organizzato l’evento “Il Ponte sullo Stretto, Infrastrutture e trasporti per unire l’Italia”, a cui ho avuto il piacere di partecipare. Questo è lo spirito giusto!».