Una storia macabra, di piacere e dolore, sofferenze e libido. Parliamo di Scarlet Blake, 26enne condannata per aver ammazzato, a Oxford, Jorge Martin Carreno, 30enne oggetto delle sue fantasie sessuali. La donna transgender avrebbe condotto l’uomo su una sponda del fiume Cherwell, dove l’avrebbe colpito alla nuca con una bottiglia di vodka e poi strangolato e gettato in acqua: qui il 30enne sarebbe annegato. L’assassina è stata riconosciuta colpevole e condannata all’ergastolo con una pena minima di 24 anni. 196 giorni li ha già trascorsi in custodia cautelare. Il giudice Chamberlain, che l’ha condannata, nella sentenza ha spiegato: “La sua decisione di uccidere Jorge non è stata una reazione a qualcosa che lui aveva detto o fatto”. 



Quello di Scarlet Blake “non è stato un errore momentaneo. Non è stata una decisione presa in preda alla rabbia o perché le sue emozioni l’avevano sopraffatta. È stato il culmine di un piano che aveva considerato e formulato per mesi”. Il giudice ha poi aggiunto che non esistevano “prove di attività sessuale sulla scena dell’omicidio” ma bensì che la donna avesse tratto “gratificazione sessuale dallo strangolamento”. Chamberlain ha aggiunto che la donna “crede anche di poter trarre piacere, sessuale o meno, dall’esperienza di uccidere una persona” e ha concluso: “Sono sicuro che ha provato piacere nell’uccidere Jorge, come nell’ammazzare il gatto”.



Scarlet Blake, il giudice: “Provava piacere nell’uccidere”

Scarlet Blake è stata definita dal giudice come una donna sadica che prova piacere nel far del male agli altri. È stato così quando ha ucciso Jorge Martin Carreno ma anche quando ha tolto la vita ad un gatto, quattro mesi prima dell’omicidio. La donna ha ripreso il tutto in live streaming: si era filmata mentre squartava, decapitava e poi frullava un povero micio. Secondo il The Guardian, al termine delle immagini avrebbe detto: “Un giorno voglio imparare a fare questo a una persona”. Blake è stata per questo condannata a quattro mesi per aver causato sofferenze a un animale.



Come spiega Sky Tg 24, inoltre, il video nel quale riprendeva la morte del gatto aveva come sottofondo la canzone True Faith dei New Order, colonna sonora legata al documentario di Netflix intitolato “Don’t F**k with Cats” nel quale veniva raccontata la storia di un uomo che uccideva felini e assassinava un umano. I giudici hanno inoltre stabilito che Scarlet, essendo transgender, dovrà scontare la sua pena in un istituto maschile.