Il dibattito sul ddl Zan è più rovente che mai e non mancano durissimi attacchi personali. Ne sa qualcosa Ivan Scalfarotto, parlamentare di Italia Viva, che ha invitato la Sinistra a dialogare con il Centrodestra per trovare un’intesa sulla legge contro l’omotransfobia. Un’apertura che non è piaciuta a molti in casa Pd, ma c’è chi si è spinto decisamente oltre, arrivando a pesanti insulti omofobi.
Parliamo di Rosamaria Sorge, dirigente del Partito Democratico ed ex candidata a Civitavecchia, che si è rivolta al sottosegretario al ministero dell’Interno con epiteti vergognosi: «Con Scalfarotto voglio essere politicamente scorretta: “a froci* di merd*”». Parole choc che hanno mandato su tutte le furie Italia Viva, a partire dal segretario Matteo Renzi: «Da quando abbiamo proposto di trovare una soluzione io ricevo email con minacce di morte. Quelli che dovrebbero sostenere una legge contro l’odio, mandano messaggi d’odio che stiamo raccogliendo con certosina pazienza».
DIRIGENTE PD INSULTA SCALFAROTTO, LETTA LA CACCIA
L’attacco vergognoso a Ivan Scalfarotto ha fatto il giro del web ed ha spinto il segretario dem Enrico Letta a sospendere la Sorge. L’ex premier ha anche voluto testimoniare vicinanza al renziano: «Piena solidarietà a Ivan Scalfarotto. La persona che ti ha insultato in quel modo odioso non farà più parte della comunità del Pd, che è comunità basata su rispetto e tolleranza». Purtroppo, il sottosegretario al Viminale non è l’unico esponente di Italia Viva finito nel mirino di haters, conosciuti e non. Lucia Annibali, ad esempio, ha ricevuto email con scritto «Sei una bastarda al pari del tuo carnefice». E Renzi ha tenuto a ricordare un altro tipo di discriminazione, legata a Travaglio: «Lisa Noja ha sottolineato come Marco Travaglio “per parlare dei crimini d’odio, faccia sfottò su chi ha problemi di salute mentale». Insomma, chi si dice a favore del ddl Zan si dimentica il primo obiettivo della legge, ovvero archiviare definitivamente omofobia e simili…