IN CRISI L’ACCORDO USA-IRAN CON L’INIZIO DELLA GUERRA HAMAS-ISRAELE

Sembrava ormai indirizzato l’accordo tra Iran e Usa per lo scambio di 10 prigionieri (cinque a testa, ndr) con lo sblocco di ben 6 miliardi di dollari al regime di Teheran adottata dal Presidente Joe Biden lo scorso 12 settembre. Poi però sabato 7 ottobre 2023 l’attacco di Hamas in Israele oltre ad aprire l’ennesima frattura nella già complicata situazione in Medio Oriente, rischia di far saltare l’intero accordo. Ricordiamolo, l’accordo con l’Iran prevedeva il rilascio di 5 cittadini americani detenuti a Teheran, in cambio del trasferimento di 6 miliardi di dollari di fondi iraniani congelati e di 5 prigionieri iraniani detenuti negli Stati Uniti.



Era stato il Segretario di Stato Usa Antony Blinken a firmare direttamente lo sblocco dei fondi iraniani, garantiti da Corea del Sud e Qatar secondo l’accordo originario messo in piedi durante l’state. Il denaro ricavato dalle entrate congelate di passate vendite di petrolio iraniano, sarebbe stato inviato alla banca centrale del Qatar, da dove sarebbe poi stato erogato per l’acquisto di beni umanitari per l’Iran. Per dare prova dell’accordo il regime degli ayatollah aveva concesso a 4 prigionieri americani di uscire dal carcere e rimanere agli arresti domiciliari. Ora però con la guerra iniziata 48 ore fa l’accordo siglato dalle amministrazioni rischia di “traballare” notevolmente.



SCONTRO NEGLI USA SUL RUOLO DELL’IRAN: TRUMP ACCUSA BIDEN E…

Era stato ancora Blinken domenica scorsa a dichiarare come l’Iran non sia stato ancora in grado di spendere nessuno dei 6 miliardi di dollari di fondi sbloccati nello scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Iran a settembre: oggi però, dopo la guerra iniziata in Israele, il Segretario di Stato Usa ha sottolineato di non avere prove «che l’Iran abbia diretto l’attacco o fosse dietro questo particolare attacco, ma c’è sicuramente una lunga relazione».

La Casa Bianca con l’amministrazione Biden fanno riferimento alle accuse rilanciate sul Washington post – citando fonti di intelligence – sulla “direzione” di Teheran con il gruppo terroristico di Hamas per organizzare, finanziare e sostenere i mirati blitz contro militari e civili israeliani. L’Iran replica alle accuse di aver partecipato all’inizio della guerra sottolineando come «la Palestina ha la forza per difendersi», confermando il sostegno pieno alle rivendicazioni di Hamas ma negando la partecipazione all’attacco. «Azioni contro l’Iran riceveranno una risposta distruttiva», minaccia il portavoce del ministero degli Esteri iraniano. In merito all’accordo sui prigionieri, Blinken ha ribadito ancora domenica alla CNN come i termini dello scambio non vede coinvolti i dollari dei contribuenti statunitensi, «Si trattava di risorse iraniane che l’Iran aveva accumulato dalla vendita del suo petrolio depositato in una banca in Corea del Sud». La maggior parte dei repubblicani candidati alle Elezioni Presidenziali ha cercato di collegare l’accordo di Biden con l’Iran agli attacchi in Israele: da Trump e Desantis hanno anche accusato il Partito Democratico di aver finanziato con l’accordo con l’Iran il gruppo terroristico intervenuto contro Israele in queste ore. «Siamo onesti con il popolo americano e comprendiamo che Hamas lo sa, e l’Iran sa che stanno spostando denaro mentre parliamo, perché sanno che verranno rilasciati 6 miliardi di dollari. Questa è la realtà», attacca Nikki Haley, ex governatore della Carolina del Sud e candidato repubblicano alle presidenziali del 2024.