Botta e risposta acceso a Zona bianca tra i giornalisti Sabrina Scampini e Francesco Borgonovo in merito alla vicenda che ha coinvolto Luca Morisi, ex collaboratore di Matteo Salvini che è nel mirino della magistratura con le accuse di cessione e detenzione di sostanze stupefacenti. La polemica relativa alla vicenda ha coinvolto anche il leader della Lega.
Sabrina Scampini, da parte sua, ha le idee chiare in merito al motivo per cui ciò è accaduto. “Matteo Salvini è stato raggiunto dalla shitstorm indirizzata a Luca Morisi perché, sulla base dei consigli di quest’ultimo, ha impostato per anni la sua comunicazione in modo che avesse al centro determinati nemici, tra cui proprio la droga”. L’indagato, infatti, a quei tempi ricopriva il ruolo di responsabile della comunicazione del leader della Lega. A sostegno della sua tesi, la giornalista ha portato anche alcuni casi specifici. “Un esempio lampante è quello relativo alla opinione sul caso relativo alla morte di Stefano Cucchi: “I carabinieri hanno sbagliato, ma la droga fa male”, questo è sempre stato il suo messaggio”.
Scampini “Morisi? Shitstorm su Salvini per errori comunicativi”. La risposta di Borgonovo
Francesco Borgonovo non è della medesima idea di Sabrina Scampini in merito al caso relativo a Luca Morisi e alle conseguenze che esso ha avuto su Matteo Salvini. “Ci sono delle differenze”, ha sottolineato il giornalista.
“Matteo Salvini insieme a Luca Morisi è stato dipinto come l’artefice della bestia. Loro sono gli odiatori e quindi possono essere odiati. In Italia funziona così, in una maniera vergognosa. Prima gli italiano hanno detto “Non si dovrebbe”, poi hanno dato inizio al linciaggio”. La discriminazione, ha evidenziato Francesco Borgonovo, ha toccato persino temi privati. “Anche in merito ai gusti sessuali di Luca Morisi. Gli amici del ddl San si sono rivelati per quello che sono, ovvero degli ipocriti”.