Ancora uno scandalo alla Sciences Po, università di alta formazione parigina. In passato l’istituto finì al centro della cronaca per vari casi di cronaca nera: un ex direttore fu trovato morto in una camera d’albergo, un docente fu accusato di incesto e pedofilia e ci furono diversi casi di violenze e molestie. Questa volta a finire sui giornali è il direttore Mathias Vicherat, che si trova in custodia cautelare per violenze coniugali nei confronti della sua compagna. Come riporta il Corriere, al civico 27 di rue Saint-Guillaume, sede dell’università, campeggia sul muro una scritta: “Un aggressore alla guida di Sciences Po”. Con questa un gruppo di studenti ha chiesto a gran voce le dimissioni del direttore.
Ma chi è Vicherat? Ex allievo della Sciences Po ed ex compagno di corso di Emmanuel Macron all’Ena (scuola nazionale di amministrazione), Mathias Vicherat è diventato direttore dell’università nel novembre 2021 al posto di Frédéric Mion, che a sua volta fu travolto in un altro scandalo, quello Duhamel. Una volta assunto il ruolo, Vicherat dichiarò che la lotta alle violenze sessuali e al sessismo sarebbe stata la sua priorità assoluta. La notizia del fermo e della custodia cautelare, dunque, rappresentano un duro colpo alla sua figura. La compagna ha preferito non presentare denuncia contro di lui e lui ha fatto lo stesso nei confronti di lei.
Mathias Vicherat e compagna, accuse ma nessuna denuncia
La Procura ha confermato che anche la compagna di Mathias Vicherat, direttore della Sciences Po, è stata arrestata domenica sera con l’accusa di violenza domestica. I due si sono dunque accusati a vicenda ma non hanno voluto sporgere denuncia. Il fermo di polizia è stato revocato nel tardo pomeriggio di lunedì ma le indagini dell’istituto proseguono. Non è di certo il primo scandalo che investe la Sciences Po. Nel 2012, infatti, l’istituto fece i conti con la morte improvvisa a 53 anni di Richard Descoings, direttore dell’istituto che ebbe il merito di portare il nome della scuola in giro per il mondo. Il docente fu trovato morto in una stanza dell’Hotel Michelangelo di New York.
Tornando al caso Vicherat, proseguono le indagini interne. “Siamo ovviamente in attesa di ulteriori informazioni ma non possiamo chiudere gli occhi su questo problema — ha affermato Inês Fontenelle, vicepresidente del consiglio d’istituto e membro del consiglio d’amministrazione della Fnsp —. E ancor meno nel contesto di Sciences Po, che ha visto il caso Duhamel e, più recentemente, i blocchi all’ingresso di studenti che denunciano l’atteggiamento lassista dell’istituzione nei confronti della violenza sessuale e del sessismo. Siamo tenuti all’esemplarità. Riteniamo che Mathias Vicherat non possa rappresentare l’istituzione e, se questi fatti saranno provati, chiederemo le sue dimissioni”.