Il film “Lo scandalo Kennedy” in onda su Rai Tre fornisce l’occasione per parlare della storia vera da cui prende spunto la pellicola, nota anche come “l’incidente di Chappaquiddick“. Proprio a Chappaquiddick Island, nel Massachusetts, il 18 luglio 1969, ebbe luogo infatti l’incidente d’auto che coinvolse il senatore USA Ted Kennedy e portò alla morte della 28enne Mary Jo Kopechne, rimasta intrappolata nella sua macchina. I due stavano tornando insieme da una festa che di fatto era una riunione di un gruppo tra sei uomini, tutti sposati, e sei donne, tutte single, che lavorarono per la campagna presidenziale di Robert F. Kennedy. Secondo quanto testimoniato dallo stesso Ted Kennedy, per qualche ragione il senatore democratico perse il controllo della sua vettura mentre percorreva a circa 30 km/h un ponte a carreggiata unica, finendo nel canale sottostante. I giudici reputarono tempo dopo l’accaduto frutto di una guida “negligente, se non spericolata“.
Ted Kennedy riuscì a libererarsi, ma Mary Jo Kopechne no. Il politico americano disse di aver tentato più volte di liberare la ragazza, senza successo. Dopo, anziché avvertire le prime case presenti in zona per chiedere aiuto, si incamminò a piedi verso il luogo della festa. Lì chiamò il cugino, Joseph Gargan, e Paul F. Markham, un amico di scuola di Gargan, i quali a loro volta tentarono senza esito di liberare Mary Jo. I due decisero di non denunciare l’accaduto convinti che subito dopo lo avrebbe fatto Ted Kennedy. Il senatore, però, continò a prendere tempo. Tornato in albergo, si mise a dormire. Svegliato dall’arrivo in hotel di Gargan e Markham, i tre ebbero un’accesa discussione sulla mancata denuncia da parte di Kennedy, il quale sostenne che “mentre nuotavo in quel canale, avevo come l’impressione che Mary Jo fosse ancora viva“.
SCANDALO KENNEDY, L’INCIDENTE DI CHAPPAQUIDDICK
Soltanto dopo che a macchina con all’interno Mary Jo venne notata da alcuni pescatori e le operazioni di recupero erano già state avviate Ted Kennedy si recò alla stazione di polizia rendendo queste dichiarazioni: “Il giorno 18 luglio 1969, approssimativamente alle 23:15 a Chappaquiddick, Martha’s Vineyard, Massachusetts, stavo guidando la mia auto nella Main Street, diretto al molo del traghetto di Edgartown. Non conoscevo bene quella strada, e per errore avevo girato a destra nella Dike Road invece che andare a sinistra nella Main Street. Dopo aver proseguito approssimativamente per 800m sulla Dike Road, sono sceso da una collina ritrovandomi davanti un ponte stretto. L’auto è finita giù dal ponte. C’era un passeggero con me, la signora Mary [Kopechne], ex segretaria di mio fratello, il senatore Robert Kennedy. L’auto si è capovolta, affondando nell’acqua e rimanendo appoggiata sottosopra sul fondo. Ho provato ad aprire la porta e il finestrino, ma non mi ricordo come ho fatto a uscire dall’auto. Una volta raggiunta la superficie, ho cercato ripetutamente di immergermi per cercare di vedere se il passeggero era ancora dentro l’auto. Non ci sono riuscito. Ero esausto e in stato di shock. Mi ricordo di aver camminato fino al luogo in cui i miei amici stavano mangiando. C’era un’auto parcheggiata di fronte al cottage e io mi sono seduto sui sedili posteriori. Ho poi chiesto se c’era qualcuno disposto a riportarmi a Edgartown. Mi ricordo di aver camminato in tondo per un po’, poi sono rientrato nella mia stanza d’albergo. Una volta resomi pienamente conto di quello che era successo, ho immediatamente contattato la polizia“.
Kennedy negò che tra lui e la ragazza ci fosse stato un comportamento “immorale” per la sua condizione di uomo sposato quella notte e di non aver guidato in stato di ebbrezza. L’incidente di Chappaquiddick divenne uno scandalo nazionale durante gli anni Settanta e con ogni probabilità influenzò la decisione di Kennedy di non candidarsi alla Casa Bianca nel 1972 e nel 1976.