Prosegue lo scandalo stupri Uk della Grooming gang colpevole di aver adescato, violentato e sfruttato sessualmente per anni migliaia di vittime nella maggior parte dei casi minorenni o vulnerabili. Dopo le accuse lanciate al premier Starmer per non aver adeguatamente provveduto a perseguire i colpevoli e istituire una inchiesta approfondita, quando era a capo del dipartimento del pubblico ministero per le azioni penali, emergono ora molti dettagli compromettenti sulla gestione del caso da parte delle autorità.



I principali accusati infatti, erano stati varie volte arrestati e poi rilasciati nonostante le denunce continuassero ad arrivare, quindi oltre alla mancata tutela delle vittime, si stanno ora analizzando anche le varie cause per le quali i membri della banda che operava soprattutto nell’area della città di Rochdale, non siano stati espulsi dalla Gran Bretagna nonostante i provvedimenti dei tribunali. Particolarmente emblematico il vaso del leader della gang, il pakistano Abdul Rauf, che avrebbe continuato a fare una vita normale e lavorare indisturbato come addetto alla consegna a domicilio di cibi, e che proprio per questo avrebbe avuto più possibilità di incontrare vittime che probabilmente ancora non sono state scoperte.



Uk, il capo della Grooming gang doveva essere espulso nel 2014, Ministero accolse ricorso perché dichiarato apolide

Il quotidiano Daily Mailha pubblicato un articolo basato sulle testimonianze di molti residenti di Rochdale, città nella quale risiedeva il capo della Grooming gang colpevole di sfruttamento sessuale e abusi su minori svelando che per almeno dieci anno dopo il primo arresto, l’uomo avrebbe continuato a lavorare e vivere, molto probabilmente anche proseguendo la sua attività di adescamento vittime. I vicini di casa del pakistano hanno infatti dichiarato al giornale che Abdul Rauf si muoveva per la città con la sua auto adibita a mezzo per consegne a domicilio, e che per questo motivo spesso aveva contatti con bambini, e giovani ragazze.



Lo vedevo camminare in giro per la città come se fosse il padrone del posto“, ha raccontato un residente, aggiungendo anche che inconsapevole dei reati commessi aveva anche permesso ai suoi figli di frequentare la casa di Rauf. Tutti però si chiedono ora il perchè non sia stato mai espulso dal paese nonostante i vari provvedimenti.  La cittadinanza britannica gli era stata già revocata nel 2014 dopo il primo arresto, ma a quanto pare il Ministero dell’Interno aveva accolto il suo ricorso per non tornare in Pakistan in quanto i suoi avvocati lo avevano dichiarato apolide per fargli ottenere la protezione prevista in questi casi. Funzionari del Ministero sono stati contattati per un commento ma non hanno rilasciato al momento alcuna dichiarazione.