Andrea Scanzi è noto per non utilizzare mezze misure per accendere il dibattito sui social network e così accrescere la sua platea, questa volta è andato veramente lungo. Il giornalista, che si definisce una “rockstar”, ha rilanciato delle dichiarazioni parecchio nette: «Fossi in Conte, adotterei le stesse misure anticovid della Svezia e farei selezione negli ospedali come la Svizzera. Poi, mi preparerei 20 kg di popcorn e 10 casse di birra e mi godrei lo spettacolo di vedervi morire come mosche. Sono parole forti, lo so, ma sentirvi lagnare per ogni cazzo di cosa che vi si dice è alienante. “Dittatura sanitaria”, “Conte come il DVCE” e altre vaccate così (pronunciate, spesso, proprio da fascistoidi) fanno ridere, se non ci fosse da piangere. Avete rotto i coglioni con gli autobus pieni zeppi e, ora che vogliono reintrodurre una d.a.d. più forte (per ridurre assembramenti dentro le scuole e nei mezzi pubblici) rompete ancora la fava perché” i vostri figli sono in prigione». Uno sfogo – scritto da una certa Lorena Verucchi – riportato e condiviso, parole choc che hanno acceso immediatamente il dibatto sul web…
ANDREA SCANZI CHOC: BUFERA SUL WEB
Il lungo post riportato e condiviso da Andrea Scanzi ha un altro passaggio particolarmente duro: «Capisco che essere una partita iva, di questi tempi, sia la cosa peggiore che possa esserci. Ma è una pandemia. Tutto il mondo è in questa situazione. Addirittura molto peggio. Cosa era meglio? Tenere il negozio aperto e avere tutti i clienti morti?». E ancora: «Comunque vi invidio. Vorrei essere anche io come voi e urlare ” non ce n’è coviddi!” e avere sempre la verità in tasca, dall’alto della mia cultura maturata presso l’università della vita. Ne usciremo migliori. Manco per il c*zzo». Come già evidenziato, il post di Scanzi – sostanzialmente utile per giustificare le mosse del suo amato premier Conte – ha acceso il dibattito sul web e sono tantissime le critiche e le repliche nette, queste le parole pesantissime di un utente Twitter: «Con il suo ultimo post, Andrea Scanzi ha raggiunto la Fossa delle Marianne della dignità professionale ed umana. Mai visto un tale concentrato di leccaculismo, livore, snobismo e arroganza. È stomachevole. Scanzi è il punto più basso mai raggiunto dal giornalismo italiano».
Ieri sera ho letto questo sfogo. Testo di Lorena Verucchi. Ve lo propongo.
“Fossi in Conte, adotterei le stesse misure…
Pubblicato da Andrea Scanzi su Martedì 27 ottobre 2020