Scappano dal ristorante senza pagare il conto, convinti di farla franca, ma non avevano calcolato la reazione dell’oste, un ristoratore di cinquantacinque anni, che, accortosi della tentata fuga, ha preso in mano il suo fucile da caccia e ha sparato contro i due clienti, ferendoli entrambi. In particolare, uno dei due, un ragazzo di 34 anni, ha riportato gravi lesioni al braccio (è stato trasportato d’urgenza in ospedale), mentre il suo amico ha riportato lievi feriti, forse colpito di rimbalzo dal primo proiettile o sfiorato in qualche modo dal secondo.



Gli accadimenti, riportati da tutte le principali testate giornalistiche francesi, si sono verificati domenica  in Francia, a Roussillon e il titolare del ristorante è stato accusato per duplice tentato omicidio e arrestato. L’uomo si è presentato presso la stazione di polizia il giorno successivo all’accaduto, confermando di avere premuto il grilletto ma di avere mirato in aria con il solo scopo di intimorire i due avventori. Tuttavia, le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno smentito le sue parole e la Procura di Grenoble ha scelto di avviare un’inchiesta penale nei suoi confronti.



CLIENTI SCAPPANO SENZA PAGARE, OSTE SPARA E LI FERISCE

Il fenomeno dei clienti che scappano senza pagare risulta pertanto essere molto diffuso all’estero, ma la situazione non è ottimale neppure in Italia. Come riporta “Il Corriere dell’Emilia”, che ha interpellato Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, spesso e volentieri i nostri ristoratori si imbattono in situazioni delicate al momento del saldo del conto da parte dei loro avventori. In particolare, si chiarisce nel servizio, quando il mancato pagamento deriva dal rifiuto o dall’impossibilità di pagare per mancanza di denaro, i gestori di ristoranti e alberghi hanno la possibilità di sporgere denuncia contro i clienti per insolvenza fraudolenta, reato previsto dall’articolo 641 del codice penale e che prevede fino a due anni di carcere o una multa sino a 516 euro. Però, in attesa dell’intervento delle forze dell’ordine, non è concesso trattenere il cliente a forza nel locale, altrimenti si tratterebbe di sequestro di persona, né gli si possono chiedere i documenti per la raccolta dei dati anagrafici.

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