Visto che oggi è venerdì 17, giorno considerato tipicamente sfortunato, Uno Mattina ha intervistato il professor Marino Niola per approfondire la questione della superstizione: “Nasce con l’uomo, con il bisogno di spiegare quello che succede. Cerchiamo sempre di capire perchè certe cose accadono e usiamo la ragione, ma spesso ci accorgiamo che la spiegazione razionale, che ci da la scienza, non basta, quindi vogliamo esplorare l’imponderabile e andiamo a cercare la zona grigia della realtà. Spesso diciamo che l’una dipende dall’altra: ho versato l’olio e quel giorno mi hanno investito, quindi è colpa dell’olio, in realtà è colpa mia e dell’investitore. Spesso ci ricordiamo quell’evento, diventa una regola, lo raccontiamo agli altri, la voce si sparge e così nascono queste grandi voci del venerdì e del 17″.
In studio è quindi giunta la professoressa Malucelli, che ha parlato di superstizione e di scaramanzia: “Per noi romani il venerdì 17 è iniziato nel 9 dopo Cristo quando i romani hanno perso la battagli. La superstizione è attribuire qualcosa di magico ad un qualcosa di materiale. Ai tempi del Neanderthal la superstizione era l’immortalità. Poi nel corso degli anni abbiamo avuto situazioni in cui la magia aiutava ad evitare grandi dolori. La superstizione è alla base di molte nevrosi, come ad esempio l’atteggiamento ossessivo compulsivo alla base di alcuni gesti sempre ripetuti. Adesso la situazione è peggiorata. Ad esempio c’è chi attraversa la strada senza toccare il nero sulle strisce pedonali”.
SCARAMANZIA E SUPERSTIZIONE: “IL 6 AL SUPERENALOTTO…”
Il professor Niola ha quindi ripreso la parola: “La superstizione ci ricorda i nostri limiti, la ragione non può spiegare tutto, cerchiamo di rendere significativi dei particolari che non lo sono. Per Cicerone la superstizione era osservare troppo la realtà”. E ancora: “Il 6 al Superenalotto? Molti penseranno che è andata bene perchè è avvenuta il giorno prima del venerdì 17. Per alcuni sono delle vere e proprie condizioni che sfiorano la patologia, sono dure a morire e si tramandano di generazione in generazione”.
La professoressa Malucelli ha quindi ripreso la parola, parlando dell’aspetto negativo, di superstizione e scaramanzia, ovvero, quando una persona viene considerata una porta sfortuna: “Per i giovani che portano sfortuna sta diventando una forma di bullismo pesantissimo. Il ragazzo viene scansato perchè porta male, è una situazione gravissima da cui dobbiamo uscire con educazione e facendo del comportamento affettivo e psicologico una scuola di vita: vanno bene tutti, c’è un’anima dentro di noi”.