Basta esaminare la geografia del sud-est africano per rendersi conto dell’importanza geopolitica e commerciale del Canale del Mozambico. Questo esteso corridoio acquatico, lungo oltre 1500 km, posizionato tra il Mozambico a ovest e Madagascar a est, con le isole Comore e Mayotte a nord, assume un ruolo vitale nella geopolitica regionale. L’Unione Europea, guidata dalla Francia, ha identificato la rilevanza strategica di questo canale, giustificando così l’impegno continuo nell’EUTM Mozambico (European Union Training Mission in Mozambique), un’iniziativa dell’UE finalizzata al rafforzamento delle forze armate mozambicane. Gli istruttori europei sono attivi in diverse località in Mozambico, tra cui Dongo, Katembe e Mavalane.



Il canale si distingue come un’arteria marittima chiave per il commercio internazionale, fondamentale per il traffico navale quotidiano, e si posiziona strategicamente tra il Capo di Buona Speranza in Sudafrica e il Canale di Suez. Circa il 30% del commercio mondiale di petrolio attraversa questo corridoio. Dal 2013, una “autostrada marittima” unisce Kenya, Tanzania, Mozambico, Sudafrica e gli Stati insulari membri della Commissione dell’Oceano Indiano (Unione delle Comore, Madagascar, Seychelles, Mauritius e Reunion). Un centro di coordinamento regionale per la sorveglianza marittima con base a Cape Town, sostenuto finanziariamente da Banca Mondiale e Unione Europea, gestisce il transito dei 5mila natanti che annualmente attraversano il canale, con un volume di carico stimato in 700 milioni di tonnellate di greggio all’anno.



La sicurezza marittima è una priorità, data la presenza di attività illegali come pirateria, traffico illecito, contrabbando e pesca non regolamentata. Nonostante le operazioni di controllo della pesca del 2014-2015, il traffico illecito e il contrabbando rimangono problematici. L’Ue supporta da tempo il programma regionale di sicurezza marittima MASE, con risultati che hanno superato le aspettative, secondo quanto affermato dal ministro della Difesa del Madagascar. L’immigrazione illegale attraverso Mayotte è stata identificata come un fattore critico di instabilità nella regione. Secondo dati recenti, il 48% della popolazione di Mayotte è di nazionalità straniera, in netto contrasto con la media in Francia continentale.



Le acque territoriali di Mozambico, Madagascar, Comore, e le isole sotto amministrazione francese sono cruciali per la sicurezza regionale. Madagascar ha raggiunto una stabilità politica con l’elezione di Andry Rajoelina nel 2019. Tuttavia, la situazione in Mozambico è più complessa, con il governo centrale che affronta sfide significative in alcune province, specialmente a nord nel Cabo Delgado, dove la crescente minaccia di un gruppo affiliato all’ISIS è emersa su basi di disuguaglianza sociale e sfiducia verso lo Stato.

Nel 2021, Cabo Delgado è caduto sotto il controllo quasi totale dei ribelli jihadisti. La risposta del governo mozambicano ha ottenuto sostegno internazionale, guidata da interessi geostrategici. Investimenti significativi sono stati fatti da Europa, Asia e America in progetti energetici come Mozambique LNG e Coral South. Questi progetti mirano ad esplorare i giacimenti di Rovuma, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza europea dal gas russo, di fronte alle incertezze legate ad altre fonti come il Qatar, in un contesto di tensioni crescenti nel Medio Oriente. Mozambique LNG ha raccolto investimenti per 17 miliardi di euro e prevede una produzione annua di 13 milioni di tonnellate di gas liquefatto, con 3 milioni previsti per Coral South. Il gas verrà distribuito tra il Paese produttore e i suoi clienti in Africa, Asia ed Europa. Questi sviluppi sono visti da Bruxelles come essenziali per la sicurezza energetica europea.

Anche il Sudafrica mostra un interesse crescente per il settore energetico mozambicano, come parte della sua ricerca di alternative al carbone e del desiderio di consolidare il suo ruolo di leader nei BRICS in Africa. La partecipazione di paesi asiatici è stata confermata da visite e dichiarazioni di importanti figure politiche, come il primo ministro giapponese Fumio Kishida e il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar, che hanno espresso il loro interesse nel consorzio Mozambique LNG.

Nonostante sia meno noto rispetto ad altre aree di crisi globale, il Canale del Mozambico è di vitale importanza strategica. La sua stabilizzazione è direttamente connessa alla fluidità del traffico commerciale marittimo e al successo dei progetti energetici in atto. Durante una sessione dell’Assemblea nazionale francese, il ministro delle Forze Armate Sébastien Lecornu ha enfatizzato l’importanza per la Francia di mantenere un impegno geopolitico attivo nella regione, riconoscendo la specificità delle minacce che affliggono i territori d’oltremare francesi e il loro contesto regionale, come la crisi migratoria e la lotta contro il terrorismo nel golfo del Mozambico.

In ultima analisi abbiamo voluto dimostrare come vi sia un interesse condiviso da molteplici nazioni nel mantenere la sicurezza e la prosperità in questa regione strategicamente cruciale, rivelando come le dinamiche geopolitiche globali influenzino e siano influenzate da aree geografiche specifiche, a volte sottovalutate nella loro importanza globale.

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