Negli ultimi decenni, la Repubblica Popolare Cinese ha posto un’enfasi crescente sull’acquisizione di capacità e quote di mercato in settori considerati strategicamente importanti per il futuro economico e tecnologico del Paese. Tra questi, l’energia verde e le tecnologie digitali occupano una posizione di rilievo, simbolo dell’impegno cinese verso un modello di sviluppo sostenibile e tecnologicamente avanzato.
L’avanzata delle imprese cinesi nel settore dell’energia verde è un fenomeno che merita una particolare attenzione, soprattutto considerando il contesto geopolitico e ambientale globale. Le iniziative cinesi spaziano dall’energia idroelettrica al solare, dall’eolico ai veicoli elettrici, e comprendono anche l’ambito della conservazione e trasmissione dell’energia, nonché il controllo di minerali strategici come il litio e le terre rare.
Le imprese cinesi, negli ultimi due decenni, hanno costruito una porzione significativa delle nuove infrastrutture idroelettriche in America Latina. In Ecuador, durante il regime di Rafael Correa (2007-2017), sono stati costruiti sei importanti impianti idroelettrici con la partecipazione di compagnie cinesi, tra cui Coca Codo Sinclair, che, nonostante l’investimento di 3,3 miliardi di dollari, ha presentato oltre 17mila crepe strutturali che ne limitano l’operatività. In Bolivia, sotto il governo di Evo Morales, sono stati commissionati tre progetti idroelettrici a imprese cinesi, tra cui l’impianto di Rositas da 1 miliardo di dollari e 400 MW. Anche in Honduras, Argentina e altri Paesi dell’America Latina, compagnie cinesi hanno ottenuto contratti significativi per la costruzione di infrastrutture idroelettriche, nonostante problemi di qualità, ritardi e proteste.
Nel settore dell’energia solare, compagnie basate in Cina hanno svolto un ruolo chiave come costruttori o fornitori, contribuendo a circa il 90% dei nuovi parchi solari e eolici nella regione. Tra i progetti di maggior rilievo ci sono il parco solare da 300 MW in Argentina e il progetto da 1.1 GW in Brasile. Per quanto riguarda l’eolico, compagnie cinesi hanno partecipato a importanti progetti come i parchi eolici Loma Blanca e Mirimar in Argentina, e l’acquisizione di Zuma Energy da parte di China SPIC ha dato controllo alla compagnia su importanti parchi eolici in Messico.
Nel campo dei veicoli elettrici, la Cina ha assunto un ruolo dominante, con BYD che nell’ultimo trimestre del 2023 ha superato Tesla in termini di vendite globali di VE. Compagnie cinesi hanno venduto più di 4.130 autobus elettrici in America Latina, con la maggior parte degli autobus elettrici in città come Santiago del Cile e Bogotà provenienti da marchi cinesi. L’impegno di BYD nella costruzione di infrastrutture di produzione e ricarica in tutta la regione sottolinea l’ambizione cinese di dominare questo mercato in crescita.
Il controllo cinese sulle risorse di litio e terre rare è particolarmente significativo, data la loro importanza cruciale nella produzione di tecnologie per l’energia rinnovabile e veicoli elettrici. L’acquisizione da parte della compagnia Tianqi di una quota del 24% in SQM, uno dei principali consorzi minerari del Cile, e l’investimento da 1,4 miliardi di dollari in Bolivia per l’estrazione di litio ne sono esempi eclatanti. Queste mosse strategiche posizionano la Cina in una situazione di potenziale monopolio su queste risorse essenziali.
La crescente influenza della Cina nel settore dell’energia verde porta con sé importanti implicazioni geopolitiche. Da un lato, offre alla Cina l’opportunità di raccogliere enormi profitti e acquisire leva strategica in un’epoca di transizione energetica globale. Dall’altro, solleva preoccupazioni sulle potenziali vulnerabilità strategiche per l’Occidente e sull’impatto sulle dinamiche di potere internazionali.
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