L’F35 Lightning II è un aereo da combattimento prodotto dalla società americana Lockheed Martin. Monomotore, furtivo, versatile. È in grado di fare decollo e atterraggio verticale e dispone di una mira elettronica e di un sistema di comunicazione senza eguali. Collegate al casco, le telecamere disposte intorno alla fusoliera proiettano sulla sua visiera ciò che il pilota vedrebbe se l’aereo fosse trasparente.



Tutte le sue capacità rendono l’F35 un aereo di quinta generazione, uno degli aerei da combattimento più performanti al mondo. Eppure è noto che l’F35 incontra ancora molte difficoltà. Il suo ultimo incidente risale a circa un mese fa durante un atterraggio verticale, fallito, su una base militare del Texas a Fort Worth. Nel mondo delle attrezzature militari, gli aerei da combattimento occupano un posto singolare per il vantaggio decisivo che danno in un conflitto. Gli aerei da combattimento da soli non garantiscono la vittoria ma possono praticamente evitare la sconfitta. Pertanto, per gli Stati Uniti d’America, la prima potenza militare mondiale, è semplicemente inconcepibile non avere il miglior aereo da combattimento presente, e persino futuro, per mantenere la loro piena influenza e superiorità militare.



Gli aerei da combattimento sono elementi della diplomazia della cannoniera, ma a differenza della forza atomica, sono un’ultima ratio che gli Stati usano. L’F35 simboleggia anche il potere d’influenza che il complesso militare-industriale esercita sulla politica americana.

Non appare solo come un rivelatore delle cattive priorità della politica americana, come dice lo storico Michael Brenes dell’Università di Yale, ma come uno strumento per soddisfare le nostre ansie presenti e future. Con la guerra in Ucraina, la minaccia di un conflitto con la Cina diventa più urgente. L’F35 sarebbe la risposta a questa eventualità; per il Pentagono ovviamente. John Fitzgerald Kennedy aveva allertato sui pericoli che le lobby rappresentavano per la democrazia. Quello dell’industria degli armamenti è probabilmente il più potente.



L’F35 è un puro prodotto del sistema di difesa americano che rivela le strette relazioni tra i gruppi industriali e l’esercito, tra gli imprenditori e il congresso. Al di là del ricatto al lavoro, si parla di 30mila persone in Lockheed Martin e del sostegno da fornire alle aziende, come nel caso della produzione dell’aereo C-5 Galaxy destinato al trasporto; il suo insediamento in 45 Stati e a Porto Rico conferisce a Lockheed Martin un notevole potere di pressione.

L’F35 non può essere ridotto a un aereo da miliardi di dollari ma è anche uno strumento di politica economica, destinato a perpetuare il Dollaro F16. Si parla di Dollaro F16 riferendosi al caccia di superiorità aerea F16 Fighting Falcon costruito da General Dynamics in 4.608 esemplari per 28 clienti in tutto il mondo, come un avvertimento per coloro che sarebbero tentati di rinunciare all’uso del dollaro come valuta di riserva.

Descritto per i suoi costi di sviluppo e operativi tre volte superiori a quanto previsto (si parla di oltre mille miliardi di dollari), l’F35 è anche soggetto a controversie a causa della sua complessa tecnologia che ha portato alla distruzione di diversi esemplari. Anche se non soddisfa al meglio le esigenze dei suoi eserciti clienti, è interessante notare che questo aereo sta per diventare lo standard di tutta la forza aerea occidentale.

Gli esempi di nazioni straniere che hanno acquistato l’F35 nonostante la mancanza di convinzione dei loro leader sono numerosi. Justin Trudeau, il primo ministro canadese, aveva anche promesso di ritirare il suo Paese dal programma durante la sua campagna elettorale del 2015; alla fine il Canada ha acquistato F35, come Svizzera e Germania, dopo Israele, Regno Unito, Australia, Italia, Norvegia, Giappone, Corea del Sud, Paesi Bassi, Danimarca, Belgio, Finlandia, Polonia; Grecia e Romania hanno dichiarato di essere interessate. Solo la Turchia, esclusa dal programma per aver acquisito il sistema di difesa aerea russo S-400, non avrà un F35.

L’F35 è essenziale per la conduzione della politica estera americana e diventerà lo standard aereo del modello Nato, inducendo allo stesso tempo un rischio di morte programmata per l’industria militare aerea europea. Che dire dei successori di Rafale, Eurofighter, Grippen?

Questa convergenza degli interessi della potenza statale americana e di quelli dell’azienda ha permesso a Lockheed Martin di influenzare il budget del programma imponendosi come appaltatore a tutti i livelli della produzione; delle attrezzature di allenamento e della formazione dei piloti; della manutenzione e della formazione dei tecnici; nella logistica e nelle attrezzature. Avendo preso il controllo del progetto F35, Lockheed Martin si assicura una rendita sul denaro dei contribuenti americani. Il futuro dirà se l’F35 non minaccia solo i suoi nemici ma soprattutto l’industria europea.

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