L’India e la Francia celebrano i 75 anni di relazioni diplomatiche. Ciò consentirà di rafforzare in modo rilevante la cooperazione fra i due Paesi.

Non c’è dubbio che la partnership strategica tra Francia e India si stia rafforzando. Da un punto di vista storico non dimentichiamoci che una tale sinergia fu posta in essere da Jacques Chirac nel lontano 1998. Né dobbiamo dimenticarci, sempre da un punto di vista storico, che la Francia è stata l’unica nazione ad aprire colloqui con l’India nonostante i test nucleari fatti nel maggio del 1998. Fu infatti Chirac a sostenere che l’esclusione dell’India dalle potenze nucleari non era ammissibile.



Ma la Francia ha svolto anche un altro ruolo importante per l’India: è stata infatti uno dei primi Paesi europei a sostenere la presenza dell’India all’interno del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Più recentemente Parigi ha sostenuto le posizioni dell’India sul Kashmir mentre al contrario non ha avuto alcuna esitazione a condannare le posizioni del Pakistan. Se proprio in quest’ultimo periodo la partnership si è rafforzata, ciò dipende dalla centralità che ormai riveste l’Indo-PacificoQuesta sinergia è di natura multidimensionale poiché si attua nel settore nucleare, nel settore della difesa, in quello degli investimenti, nella lotta al terrorismo e nella sicurezza informatica.



Per quanto riguarda nello specifico il settore militare non dimentichiamoci che la Francia è diventata il secondo fornitore di armi all’India dopo la Russia. Stiamo alludendo all’acquisto da parte dell’India dei jet Rafale. Ma anche nel settore della difesa sottomarina la Francia è stata molto attiva: il 20 aprile infatti da parte dell’India è stato varato l’ultimo sottomarino di classe Scorpène. Ma la novità più interessante, sotto il profilo strettamente militare, è la possibilità che la Francia riesca a fare acquistare all’India il suo sottomarino nucleare Barracuda rifiutato dall’Australia



Al di là delle divisioni sulla questione Ucraina – non dimentichiamoci che l’India non ha ancora condannato la Russia e ha chiesto la cessazione dell’ostilità – ciò non dovrebbe pregiudicare la partnership strategica francese con l’India.

Un esempio di questa volontà di cooperazione è dato dal fatto che la società informatica francese Atos presente in Russia ha trasferito gran parte della sua attività proprio in India allo scopo di fornire servizi informatici a New Delhi. Ma esiste un obiettivo di gran lunga più ambizioso da parte della Francia e cioè quello di riuscire a convincere l’Ue a siglare un accordo di libero scambio con l’India.

A parte questi progetti e andando sul concreto, gli scambi commerciali – almeno quelli relativi al 2021 – tra Francia e India sono stati pari a 13,3 miliardi di dollari (+39,17% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente) mentre le esportazioni indiane in Francia sono state valutate di 7,1 miliardi di dollari, con un aumento del 39,36% in questo periodo. Anche le importazioni indiane dalla Francia sono aumentate del 38,98% a 6,2 miliardi di dollari. Più di mille stabilimenti francesi sono già presenti in India, danno lavoro a circa 300mila persone e realizzano un fatturato di oltre 20 miliardi di dollari. La Francia ha un investimento cumulativo di 10,06 miliardi di dollari da aprile 2000 a dicembre 2021. Allo stesso tempo, in Francia si trovano circa 200 filiali di società indiane.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI