Grazie all’articolo di Brad Hoff intitolato New Hillary Emails Reveal Propaganda, Executions, Coveting Libyan Oil and Gold pubblicato nel 2016 sappiamo oggi con ragionevole certezza quali furono le ragioni che portarono ad attaccare la Libia nel 2011. Una di queste ragioni è legata alla necessità di destabilizzare il Paese per appropriarsi delle risorse enormi in essa presenti. Per realizzare questo obiettivo i Paesi occidentali appoggiarono i movimenti ribelli, alcuni dei quali erano direttamente collegati ad Al Qaida. Nello specifico – sottolinea lo studioso – furono le forze speciali britanniche, francesi ed egiziane che addestrarono le milizie libiche sia sulla frontiera tra Libia ed Egitto sia nella periferia di Bengasi.
Queste operazioni segrete furono poste in essere proprio prima dell’inizio delle proteste del febbraio 2011 e quindi la presunta spontaneità delle sollevazioni popolari fu in realtà una spontaneità fittizia perché sostanzialmente eterodiretta. Nel concreto le forze speciali occidentali fornirono ai ribelli non solo approvvigionamenti ed armi ma soprattutto enormi quantità dei famosi fucili AK 47. Per quanto concerne nello specifico il servizio segreto francese questo aveva addirittura paracadutato notevoli quantità di armi fra le quali mitragliatrici, fucili d’assalto e soprattutto missili anticarro chiamati Milan.
Come sappiamo tutto ciò non ha nulla a che fare con qualche forma di speculazione, ma è stato confermato da un autorevole protagonista, e cioè dal portavoce delle forze armate francesi Thierry Burkhard in un articolo pubblicato dal Figaro nel giugno 2011.
La situazione nella quale oggi si trova la Libia è di assoluto caos: paradossalmente i Paesi occidentali che avevano inizialmente organizzato questa rivolta sono stati emarginati a favore di altri.
Questa situazione presenta forti analogie con quella attuale in Ucraina, poiché anche in questo contesto sono i Paesi occidentali e nello specifico gli Stati Uniti e i Paesi aderenti alla Nato ad addestrare e finanziare le forze armate ucraine in funzione anti-russa. In secondo luogo questo sostegno ad ampio raggio da parte degli Usa e della Nato ha come sua principale finalità quella non tanto di sconfiggere la Russia, ma di farla collassare a livello economico sul medio termine determinando conseguenze che saranno imprevedibili a livello globale ma che tuttavia stanno già arrecando danni rilevanti alla economia europea.
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